martedì 15 novembre 2011
Risarcimento per mancati introiti per i diritti tv, danni di immagine, giocatori svalutati e ceduti sottocosto e la mancata partecipazione alle coppe europee.
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La Juventus non si dà pace, per il club bianconero e il suo presidente Andrea Agnelli la pagina di Calciopoli non è affatto chiusa con la sentenza di primo grado del processo penale di Napoli dove la Juve è stata riconosciuta «non responsabile» dei reati penali ascritti a Luciano Moggi (condannato a 5 anni e 4 mesi per associazione a delinquere). Ma se la Juve non è responsabile allora ecco che ieri il club torinese tempestivo ha presentato ricorso al Tar del Lazio nei confronti della Figc e della F.C.Internazionale. «Quella di oggi (ieri, ndr) è una delle sette azioni che avevamo preannunciato il 10 agosto. Vogliamo che siano verificati gli atti amministrativi del 2006 e del 2011 - ha detto il presidente Andrea Agnelli - . Capisco che Moratti sia infastidito ma mi piace ricordare che per noi l’Inter è un danno collaterale e la nostra richiesta per una parità di trattamento è verso chi ha giudicato, vogliamo fare chiarezza con la Figc sulle azioni compiute nel 2006 e nel 2011, o si è sbagliato prima o si è sbagliato dopo». Agnelli jr prosegue la sua battaglia sulla scia della recriminazione legittima: «La Juventus è l’unica società gravemente colpita e l’unica a dover pagare con due titoli sottratti, dopo aver conseguito le vittorie sul campo, con una retrocessione e con relativi ingenti danni, proseguirà nelle sue battaglie legittime per ripristinare la parità di trattamento». La Juventus sarebbe pronta a chiedere circa 443 milioni di euro di risarcimento (per la precisione 443.725.200), tra mancati introiti per i diritti tv, danni di immagine, giocatori svalutati e ceduti sottocosto (clamoroso il caso di Ibrahimovic) e la mancata partecipazione alle coppe europee (solo questa voce ammonterebbe a 80 milioni). Decisamente piccata la reazione del presidente della Figc Giancarlo Abete. «Ovviamente è un diritto della Juventus portare avanti nei modi e nei tempi che ritiene opportuno la battaglia che tutti conosciamo, ma sarebbe stato opportuno che ciò avvenisse in un’altra giornata», ha detto Abete a margine del “Premio Giacinto Facchetti” assegnato a una bandiera juventina come Michel Platini. «Alcune istituzioni hanno l’abitudine a far trascorrere i tempi, altre no» ha ribattuto prontamente Andrea Agnelli da Parma dove ha ricevuto il premio “Sport e Lavoro”. «I nostri legali capiranno di più questo desiderio della Juve di attaccare», è il commento amaro del presidente dell’Inter Massimo Moratti informato del ricorso al Tar del Lazio avanzato dalla Juventus. Ma a chi gli chiede se questa della società bianconera sia un’ azione ad orologeria, il patron nerazzurro risponde secco: «Non credo che il cattivo gusto arrivi fino a questo punto».
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