La storia si ripete. E il nostro calcio ne esce con le ossa rotte. «Noi sapevamo che Federico Macheda era un grande giocatore, abbiamo fatto di tutto per trattenerlo, abbiamo addirittura diffidato più volte il Manchester United per impedire che andasse via. Purtroppo le normative non consentono sotto i 16 anni di poter contrattualizzare i giocatori...». Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, spiega così la partenza da Roma nel 2007 del giovane trequartista, nuovo eroe dei tifosi del Manchester dopo il gol-vittoria realizzato domenica a tempo scaduto all’Aston Villa. Al 17enne attaccante è bastata mezz’ora, e soprattutto un «gol storico» all’Old Trafford per entrare nella storia del club inglese, precettato d’urgenza da sir Alex Ferguson quando avrebbe dovuto rispondere alla convocazione dell’Italia Under 19. Squalificato Wayne Rooney, e assente per infortunio Berbatov, Macheda era stato convocato per la panchina. Ma il debutto si è concretizzato quando Ferguson lo ha mandato in campo al posto di Nani. «Una scommessa che ha pagato», il commento del tecnico manager a fine gara. Prelevato dal settore giovanile della Lazio appena compiuti 16 anni, in questa stagione Federico ha già segnato 18 reti con la squadra delle riserve. «La verità è che stato uno scippo da parte del Manchester United - racconta Lotito - che, fuori da qualsiasi rispetto di codice etico, prima che i giovani calciatori italiani “compra” i loro genitori offrendo compensi assurdi. Normalmente aggiunge il numero uno biancoceleste - questi sono ragazzi, che provengono da famiglie non sicuramente agiate che, sulla scorta dell’interesse economico, sono mosse a trovare soluzioni alternative all’estero, sperando che poi il figlio sfondi nel calcio e dia loro una stabilità anche futura. Noi non possiamo seguire comportamenti immorali, perché non è pensabile che un ragazzo di soli 15 anni venga comprato come se fosse il mercato delle vacche». Cresciuto nel settore giovanile della Lazio, Macheda ha fatto le valigie per l’Inghilterra nel settembre 2007 ma anche se si parla di offerte da capogiro per lui e la sua famiglia, il suo agente, Giovanni Bia racconta che il giocatore «ha uno stipendio settimanale di 1.600 sterline e la sua famiglia ha percepito alla firma una cifra nettamente inferiore a quella di cui si vocifera. Poi Macheda ha un premio in base alle prestazioni che fa e al comportamento che ha...». Sul futuro della nuova stella dello United, il suo agente non si sbilancia. «Federico vuole rimanere il più possibile in Inghilterra - prosegue Bia - . Lui lì si trova molto bene ma resta sempre molto legato all’Italia, appena può rientra a Roma, città che gli rimane nel cuore». Nel portafoglio invece ha un assegno in valuta inglese, ragione o alibi regalatagli dal nostro calcio scippato, ma anche perennemente in ritardo nel riconoscere e conservare i propri talenti.