Roger Federer - Reuters
Roger Federer, 41 anni, annuncia il ritiro. "Ho 41 anni, ho giocato oltre 1500 match in 24 anni. Il tennis mi ha trattato con più generosità di quanto avrei mai potuto immaginare. Bisogna capire quando arriva il momento di mettere fine alla mia carriera nelle competizioni. La Laver Cup in programma la prossima settimana a Londra sarà il mio ultimo torneo Atp. Giocherò ancora a tennis in futuro, ovviamente, ma non nei tornei del Grande Slam o nel tour", dice lo svizzero in un messaggio affidato ai social.
"È una decisione amara perché mi mancherà tutto ciò che il tour mi ha dato - scrive Federer nelle quattro pagine di congedo pubblicate sui suoi social - ma allo stesso tempo, c'è così tanto da festeggiare. Mi considero una delle persone più fortunate del mondo. Mi è stato dato un talento speciale per giocare a tennis, e l'ho fatto a un livello che non avrei mai immaginato, per un periodo molto più lungo di quanto avessi mai pensato possibile. Vorrei ringraziare in modo particolare la mia straordinaria moglie Mirka, che ha ha vissuto ogni minuto con me. Mi ha incoraggiato prima delle finali, ha assistito a innumerevoli partite anche quando era incinta di oltre 8 mesi e ha sopportato le mie stranezze nei viaggi col mio team per oltre 20 anni. Voglio anche ringraziare i miei quattro meravigliosi figli per avermi sostenuto - scrive Federer - sempre desiderosi di esplorare nuovi luoghi e di creare ricordi meravigliosi lungo il percorso. Vedere la mia famiglia fare il tifo per me dagli spalti è una sensazione che conserverò per sempre. Vorrei anche ringraziare e riconoscere i miei amorevoli genitori e la mia cara sorella, senza i quali nulla sarebbe stato possibile. Un grande ringraziamento a tutti i miei ex allenatori, che mi hanno sempre guidato nella giusta direzione... siete stati meravigliosi!".
La lettera di commiato di Federer - Facebook Federer
Poi dopo aver ringraziato i suoi allenatori, i suoi fan e i colleghi con cui ha disputato in campo battaglie memorabili, aggiunge: "Gli ultimi 24 anni di tournée sono stati un'avventura incredibile. Anche se a volte sembra che siano passati in 24 ore, sono stati anche così profondi e magici che mi sembra di aver già vissuto una vita intera. Ho avuto l'immensa fortuna di giocare davanti a voi in oltre 40 paesi diversi - prosegue - ho riso e pianto, provato gioia e dolore, e soprattutto mi sono sentito incredibilmente vivo. Attraverso i miei viaggi, ho incontrato molte persone meravigliose che rimarranno amici per tutta la vita, che hanno sempre trovato il tempo per venire a vedermi giocare e a fare il tifo per me in giro per il mondo. Grazie".
Quindi conclude la lunga lettera di commiato al tennis scrivendo: "Quando è nato il mio amore per il tennis, ero un bambino. A Basilea guardavo i giocatori con un senso di meraviglia. Erano erano come giganti per me e ho iniziato a sognare. I miei sogni mi hanno portato a lavorare di più e ho iniziato a credere in me stesso. Qualche successo mi ha portato fiducia in me stesso e mi sono incamminato verso il più incredibile viaggio che mi ha portato fino ad oggi. Quindi - conclude - voglio ringraziare tutti dal profondo del mio cuore, a tutti coloro che in tutto il mondo hanno contribuito a realizzare i sogni di un giovane ragazzo svizzero. Infine, (un ultimo ringraziamento) al gioco del tennis: vi amo e non vi lascerò mai", il saluto finale.