mercoledì 18 maggio 2016
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«I o sulla strada ho trovato tutto, l’amore, la musica, ma soprattutto me stesso». Occhi sereni, volto pulito, pantaloni da trekking e chitarra, Matteo è un ragazzo come tanti che sta cantando in piazza Duomo a Milano. Intorno turisti giapponesi, manager che rallentano il passo, signore in bicicletta. «Lì nella custodia verde potete trovare i miei cd, chiedete alla dolce ragazza bionda». Lei è Alessandra, la fidanzata che ha conosciuto mentre suonava per strada quattro anni fa: colpo di fulmine. Il colpo di fulmine lo ha avuto anche l’anno scorso un importante produttore belga che, ascoltando a Bruxelles il giovane cantautore italiano Matteo Terzi, in arte Soltanto, gli ha prodotto il secondo cd, Skye. Un album in cui Soltanto («dopo sei anni sulla strada ho capito che volevo essere solo me stesso») ha raccolto le esperienze personali durante il suo ultimo tour per le piazze d’Europa, applaudito da migliaia di persone. Undici tracce in italiano registrate da Stefano Mariani e un primo singolo, Fermi il tempo ora in radio. Un disco fatto di umanità vera, che racconta, con voce dolce e piglio cantautorale, di sé e dei suoi viaggi ( Il musicista di via Mercanti e Un viaggio lungo un mondo), dell’incontro speciale con un senzatetto che non ha perso la speranza ( Se chiudi gli occhi si vola), di solitudini e incontri «perché é solo aprendosi che si può vivere davvero». Milanese di buona famiglia a 24 anni sente la vita che si inceppa. Un amore che finisce, gli studi che languono e un lavoro nelle produzioni cinematografiche in cui è a disagio. Poi vede al cinema Into the wild di Sean Penn, storia vera del lungo viaggio verso l’Alaska del giovane Christopher McCandless, saluta i genitori, prende tenda, zaino e chitarra e parte. «Mai avrei pensato che cantare sarebbe diventata la mia professione – spiega –. Mi muovevo in autostop, senza sapere dove sarei andato a dormire». Una fiducia negli altri che è stata ripagata. Gli incontri, a centinaia, dai bambini ai tossici e senza tetto («c’è qualcosa più grande di noi che unisce tutta l’umanità»), che gli vien voglia di raccontare nelle sue canzoni che spopolano su youtube. Lancia quindi sul web una campagna di crowfunding per il suo primo album che raccoglie subito 10mila euro. Pubblica Le chiavi di casae ne vende 8000 copie nelle piazze di tutta Europa. Ora il secondo album e il tour nelle piazze appena partito da Cracovia su un camioncino che fa da palco: niente biglietto, solo offerte. Per quanto riuscirà a restare libero? «Intanto ho rifiutato già di fare The Voice e X Factor. A 30 anni, voglio vivere di musica e non metterei mai a rischio la mia indipendenza». Angela Calvini © RIPRODUZIONE RISERVATA
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