"Occhi Blu", il debutto di Michela Cescon con Valeria Golino - Simona Pampallona
Cinema, libri, cultura: Taormina si prepara alla festa e si è vestita a festa per accogliere la 67esima edizione del Taormina Film Fest. Una kermesse che ha fatto storia nella perla del turismo e del glamour siciliano e che oggi interpreta la voglia di ripartenza di tutto il mondo del cinema. Da sabato 17 fino al 21 il preludio letterario del TaoBuk (la rassegna letteraria e culturale che quest’anno vedrà fra i protagonisti scrittori come Olga Nawoja Tokarczuk, Emmanuel Carrère e David Grossman e gli attori Claudia Gerini e Antonio Albanese), poi campo aperto alla ripartenza del grande cinema che dal 27 al 3 luglio cercherà di riportare il sorriso ad un settore e a una meta simbolo del turismo italiano, fortemente provati da questo lungo periodo pandemico. Corso Umberto, la via principale che attraversa il centro, diventa una lunga pellicola dai nastri d’argento e d’oro, come un grande carpet che porta al Teatro antico. Qui si terranno gli eventi, le manifestazioni, le serate di gala e le proiezioni dei pregevoli film scelti dai tre nuovi direttori artistici, Francesco Alò, Alessandra De Luca e Federico Pontiggia in una edizione dove la parola chiave è "condivisione". Condivisione di un lavoro, di un cammino, delle esperienze, di una sfida. Quella di "ripartire insieme per guardare con entusiasmo e ottimismo al futuro" - come sottolineato dal ministro della Cultura, Dario Franceschini in un messaggio inviato ieri in occasione della presentazione del festival, con la consapevolezza che parliamo di un settore non solo fondamentale dal punto di vista "culturale", ma anche a livello di "politica industriale".
I tre direttori, con la partecipazione del sindaco Mario Bolognari, gli assessori regionali Manlio Messina e Gaetano Armao, il presidente della Fondazione Taormina Arte Sicilia, Bernardo Campo, hanno presentato le opere e le iniziative in campo. Sei le opere prime e seconde in concorso, oltre a sette grandi première nazionali e internazionali. La 67esima edizione sarà nel segno dell'identità femminile con Occhi blu, film d'esordio di Michela Cescon con Valeria Golino, Honeymood dell'israeliana Tanya Lavie, Fractal della giovanissima regista iraniana Rezvan Pakpour e con una giuria che annovera tre donne su cinque componenti, presieduta dalla regista Susanna Nicchiarelli. Tra i film da non perdere la black Woodstock di Summer of Soul, ovvero l'iconico concerto all'Harlem Cultural Festival del 1969 con B.B. King, Nina Simone, Stevie Wonder recuperato dal regista Ahmir "Questlove" Thompson con un inedito accesso al materiale d'archivio. Particolare attenzione poi agli autori italiani: dalla commedia road movie Boys di Davide Ferrario all'inquietante distopia de La terra dei figli di Claudio Cupellini, da Atlas di Niccolò Castelli con Matilda De Angelis, all'innovativo horror A Classis Horror Story di Roberto De Feo e Paolo Strippoli, con cui Netflix debutta al Taormina Film Fest. E ancora per l'Europa ci saranno il tedesco Next Door, opera prima dell'attore Daniel Brühl e il francese La signora delle rose di Pierre Pinot, mentre per quanto riguarda il cinema extra-europeo ci saranno il cinese Long Day di Yumo Luo, oltre ai citati titoli iraniano e israeliano. Non manca il family con Peter Rabbit 2 - Un birbante in fuga, avventuroso mix di animazione e live action diretto da Will Gluck, che verrà presentato il 30 giugno in contemporanea al Teatro Antico e a Roma nell'ambito del TimVision Floating Theatre Summer Fest organizzato da Alice nella Città.
Previsto poi un incontro con Giuseppe Tornatore, la proiezione di Space Beyon con protagonista l'astronauta siciliano Luca Parmitano, il documentario Sulle tracce di Goethe in Sicilia diretto e interpretato dal regista tedesco Peter Stein. Tra gli eventi di questa edizione i Giornalisti Cinematografici ricorderanno a Taormina nel centenario della nascita, Nino Manfredi con Il "Premio Manfredi", che il Sngci assegna a un attore che abbia rivelato un talento speciale non solo nella commedia e un incontro con il regista Ferzan Özpetek nel ventennale de Le Fate Ignoranti.
Un ritorno al futuro poi con alcune chicche storiche, con la proiezione in nuova edizione digitale di Bronte: cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno raccontato di Florestano Vancini che vede Leonardo Sciascia fra gli sceneggiatori, in collaborazione ancora una volta con il Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale. E grazie al CSC, si potrà anche viaggiare nel tempo con il Rapido del Sud di Fausto Saraceni, un percorso nell’Italia degli anni Quaranta attraverso il tragitto Roma Taormina di un treno elettrico moderno ma con un cuore poetico in un Paese proiettato verso il progresso. Nel film, proveniente dal fondo Fondazione FS, è stata riconosciuta anche una giovane Silvana Mangano nel ruolo di una passeggera che accompagna un'amica. Dalla metropoli a un angolo di paradiso. Un viaggio simbolico, fra visioni e speranze. Per ripartire con il piede giusto. Il carpet d’argento di Taormina è pronto.