Il grande schermo, si sa, è sempre affamato di nuovi talenti. Volti giovani e attraenti, corpi flessuosi ai quali affidare missioni impossibili e il compito di attirare il grande pubblico. Eppure, nonostante il cinema saluti ogni anno scoperte, promesse e astri nascenti, i 'grandi vecchi' non mollano e restano padroni dello schermo con passione, entusiasmo, talento, determinazione e, perché no, un pizzico di autoironia. Basti pensare che quest’anno la giuria di Cannes ha premiato come miglior attore il 77enne Bruce Dern per il road movie di Alexander Payne, Nebraska, nello stesso festival che ha visto il ritorno davanti alla macchina da presa dell’87enne Jerry Lewis in Max Rose di Daniel Noah. Vanessa Redgrave, ancora bellissima dietro un reticolo di rughe che non si è mai preoccupata di cancellare con la chirurgia plastica, si mette coraggiosamente in gioco in Una canzone per Marion di Paul Andrew Willimas recitando nei panni di una malata terminale di cancro, struccata e spenta, sofferente ma mai disperata, e ci commuove al fianco di un meraviglioso Terence Stamp, un attore che non soffre l’infierire del tempo, interpretando una personalissima versione della canzone True Color di Cindy Lauper. La vedremo brillare però in The Butler , il film di Lee Daniels che annovera nel cast anche Jane Fonda e Forrest Whitaker, opportunamente invecchiato per interpretare l’oggi ottantenne maggiordomo di ben sei presidenti Usa. Helen Mirren , vera regina dello schermo, torna nei panni di Victoria in Red 2 di Dean Pariscot insieme a un gruppetto di non più giovanissimi del calibro di Bruce Willis, John Malkovich e Anthony Hopkins , che vedremo anche nelle vesti di Matusalemme in Noah, il film biblico di Darren Aronofsky e in quelle del dio Odino nel mitologico Thor - The Dark World di Alan Taylor, seconda avventura del supereroe Marvel armato di martello.La divina Meryl Streep, che ama alternare nella sua carriera ruoli 'angelici' e 'diabolici', è questa volta una donna disfunzionale con la quale faranno i conti le figlie in August - Osage County di John Wells, film che vede tra i protagonisti anche Sam Sheppard, mentre Judi Dench , recentemente defunta nei panni di M., il leggendario capo di James Bond, ci commuoverà diretta da Stephen Frears con la storia di Philomena, anziana madre in cerca di un figlio strappatole in gioventù. Charlotte Rampling si fa notare, anche se sullo schermo la vediamo solo in una scena, in Giovane e bella di François Ozon, e Harrison Ford torna nello spazio a oltre tre decenni da Guerre Stellari con il fantascientifico Ender’s Game di Gavin Hood, dove insegna a un ragazzino a diventare il leader della flotta stellare, per poi restare invischiato nel cinico mondo degli affari in Il potere dei soldi di Robert Luketic. E dopo aver ripreso in mano la pistola al fianco di Al Pacino e Alan Arkin in Uomini di parola di Fisher Stevens, Christopher Walken ci coglierà di sorpresa con un ruolo assai insolito per lui in Una fragile armonia di Yaron Ziberman: un gruppo di anziani musicisti, dopo aver suonato insieme per oltre vent’anni, sono costretti a fare i conti con la grave malattia di uno di loro. Ian McKellen tornerà nei panni del mago Gandalf nelle prossime due puntate dello Hobbit di Peter Jackson: La desolazione di Smaug e Racconto di un ritorno , ma anche in quelli di Magneto in X-Men - Giorni di un futuro passato di Bryan Singer, così come ritroveremo Donald Sutherland in La ragazza di fuoco di Francis Lawrence nel ruolo del feroce presidente del crudele reality show al centro della saga di Hunger Games.