Poca originalità, poche idee, usato sicuro. È il 2011 di Hollywood. Che arranca, per la crisi (economica e di coraggio produttivo), e ripropone i polpettoni riscaldati da effetti speciali e precotti per il botteghino. Per una saga che finisce,
Harry Potter e una che continua a gonfie vele,
Twilight (con il quarto episodio quest’anno) un’altra comincia:
Sherlock Holmes 2, che riproporrà la versione adrenalinica dell’investigatore interpretato da Robert Downey Jr. Dopotutto l’anno appena passato è finito con un remake epocale:
Tron Legacy (il 3D del titolo ci ricorda che siamo nel 2010 e non nel 1982, del film originale). «Treddì» sarà la parola d’ordine del cinema da box office americano, ma lo spirito sarà quello dei serial: 1,2,3, etc. Basta, su tutti, dare un’occhiata ai listini di Disney e di Warner:
Pirati dei Caraibi 4 3D, Cars 2 3D, Final destination 5 3D, Viaggio al centro della terra 2 3D,Happy Feet 2 3D, Una notte da leoni 2. O a quello della Universal:
Kung Fu Panda 2, Transformers 3. Sempre di sequel si tratta, ma di altro spessore invece
The Dark Knight Rises, che chiuderà la trilogia su Batman firmata da Cristopher Nolan, e il nuovo Superman, prodotto da Nolan per la regia di Zack Snyder.Discorso a parte comunque sui cine-comics, come vengono chiamati i film tratti dai fumetti: una vera e propria invasione degli schermi nel 2011 di super-eroi e protagonisti vari di albi cult. In attesa del
Tintin di Steven Spielberg, si punta sempre di più su muscoli, calzamaglie e superpoteri, e si pesca soprattutto nella scuderia Marvel, con
Thor, per la regia d’autore di Kenneth Branagh, e
Capitan America (in estate). Tornano gli
X-Men, con l’immancabile episodio sull’origine della banda dei mutanti, e
Iron man 2. Mentre fa il suo esordio al cinema
Green Lantern della Dc Comics e arriva l’action-movie 3D
Green Hornet (il
Calabrone Verde), grazie all’estro visionario di Michel Gondry. Tutto italiano, per storie e matita, Dylan Dog: l’investigatore dell’occulto creato da Tiziano Sclavi per la Bonelli editore, dopo la faccia (che tra l’altro ispirò il personaggi dei fumetti) di Rupert Everett in
Della morte dell’amore, sbarca a Hollywood con una mega-produzione e il volto di Brandon Routh.Nulla si crea e nulla si distrugge, tutto si ricicla: ed ecco allora storie classiche, cartoon indimenticabili e protagonisti della tv che fu: arriveranno in versione cinematografica e quasi tutti con lifting in 3D
I puffi, Winnie the Pooh, L’orso Yoghi, Garfield, I fantastici viaggi di Gulliver, I Tre moschettieri (ancora). Altri remake (
Piranha 3D, Arthur, e tanto dal cinema orientale) altri prequel, dell’horror di John Carpenter
La cosa, e l’attesissimo
The Hobbit, pronto per il 2012.Anche Martin Scorsese, che al cinema è uno sperimentatore, con
The invention of Hugo Cabret, cede alla tentazione del 3D, diversamente dai nuovi film di Darren Aranofsky,
Il cigno nero, David Cronenberg (sulla nascita della psicoanalisi e sul rapporto tra Jung e Freud), e Robert Redford (
The Conspirator sull’assassinio di Lincoln).Se Woody Allen punta su Carla Bruni in
Midnight in Paris, Clint Eastwood dopo
Hereafter è già alle prese con
G-Man, sul fondatore dell’Fbi (con Leonardo Di Caprio). Grande attesa per Terrence Malick: il suo
The Tree of life, opera quinta in oltre 30 anni di carriera è forse il film evento di questo 2011.