Era scontato che finisce così ed è
probabile che anche la corsa del Gran Premio del Bahrein, in programma domenica 6 aprile dalle 17, finisca in questo ordine, ovvero con
Rosberg
davanti a
Hamilton su Mercedes e poi gli altri ad inseguire. Il copione si è
ripetuto pari pari e non c’è verso che cambi prima della Cina o, peggio, fino
al GP di Spagna del prossimo 11 maggio. Contro le Mercedes e i motori Mercedes
non c’è nulla da fare. Lo ripete anche
Fernando Alonso, soltanto decimo dopo
una sessione deludente per la Ferrari visto che
Raikkonen non è andato oltre il
sesto posto staccato di oltre un secondo e due decimi: “lo sapevamo e lo
avevamo già visto nei test invernali – dice Alonso – i Mercedes hanno più
potenza e sui rettilinei la sfruttano, per ora dobbiamo solo aspettare e
difenderci, portare a casa più punti possibile, in attesa che arrivino piste a
noi favorevoli come la Spagna e Montecarlo, fino a quel momento la difesa è
l’unica soluzione possibile, per ora niente illusioni”. E niente illusioni si
fanno gli inseguitori anche se uno splendido
Ricciardo con la Red Bull ha
limitato i danni beccandosi oltre otto decimi al giro da Rosberg.
L’australiano, fra l’altro, non ha sbagliato nulla mentre il compagno
Vettel,
solo undicesimo, è la delusione delle prove. Ma attenzione, non per colpa sua
quanto per un problema elettronico della sua Red Bull: in frenata le marce non
entravano bene e la parte posteriore della macchina tendeva a bloccarsi, cosa
che ha provocato una uscita di pista di Vettel durante le prove libere del
mattino. Per quanto riguarda il resto, poco da dire: “Felice per me e per la
squadra, ha funzionato tutto molto bene” ha detto Rosberg, mentre Hamilton
ammette un piccolo errore uscendo di curva nel suo tentativo veloce: “Potevo
fare la pole ma sono arrivato un po’ largo nella penultima curva e ho perso lo
spunto per battere Nico, per la gara è tutto aperto”. Quanto valgono i motori
Mercedes su questa pista lo dimostra un altro dato: Bottas è quarto con la
Williams, Perez quinto con la Force India, e poi Button, settimo con la McLaren
davanti a Massa, Williams e Magnussen, McLaren. Sono sette motori Mercedes
nelle prime nove posizioni, c’è poco da commentare al momento. Ma quanto è il
reale vantaggio di questi motori rispetto ai rivali? Non solo nella potenza
massima, che si aggira sui 40-50 CV al massimo, quanto anche nei consumi. I
piloti Mercedes nell’ultima gara hanno fatto in media 2,6 km al litro contro i
2,4 di Ferrari e Renault. Insomma, vanno forte e consumano pure meno. Meglio di
così, per ora, non possono fare e chi pensa di accorciare i GP per avere più
potenza da spendere, farebbe meglio a ricredersi: con un consumo del 10 per
cento inferiore a quanto previsto dalle norme, accorciare le gare sarebbe come
fare un doppio favore alla Mercedes. Meglio mettersi l’animo in pace e pensare
alle incognite di una gara, vedi la partenza, e l’affidabilità che sono aspetti
ancora tutti da scoprire in F.1