Francesco Hayez, "Ritratto di Gian Giacomo Poldi Pezzoli" (particolare) - Ufficio stampa museo
Da agosto a dicembre, cinque mesi di eventi per celebrare Gian Giacomo Poldi Pezzoli (1822-1879). Mecenate, collezionista e patriota (fu coinvolto anche nelle Cinque giornate), quest'anno ricorre il bicentenario della sua nascita. Senza di lui, a Milano non sarebbero arrivati i capolavori di Botticelli, Bellini e Mantegna che ammiriamo oggi nella sua dimora in via Manzoni: la casa-museo Poldi Pezzoli, aperta al pubblico nel 1881.
Eppure, come ha ammesso la direttrice Annalisa Zanni, questa figura si era come offuscata negli ultimi anni: in occasione del bicentenario è stato presentato un programma di eventi con l'obiettivo di farlo conoscere soprattutto ai più giovani utilizzando le nuove tecnologie come podcast, video e stories, che verranno pubblicati sui canali social del museo. E grazie alla collaborazione con Google Arts&Culture è stata implementata la collezione online con 50 nuove opere digitalizzate e varie storie che raccontano il personaggio, a partire dal celebre ritratto di Francesco Hayez. Con la tecnologia Street View sono stati digitalizzati tutti gli spazi interni, e oggi è possibile effettuare un tour virtuale completo a 360 gradi, comprese le ultime sale inaugurate nel 2017. E per i bambini dai 5 agli 11 anni è disponibile sul sito (sezione "accessibilità") il cartone animato con il fantasma "Poldo", la mascotte del museo che porta alla scoperta dei capolavori. Tratto dalla fiaba pubblicata dieci anni fa, è stato realizzato in collaborazione con la Fondazione Luigi Rovati e tradotto nella lingua dei segni; il cartone sarà presentato domenica 9 ottobre in occasione della giornata delle Famiglie al museo.
Il salone d'onore - Ufficio stampa museo
Un progetto innovativo e intergenerazionale sarà "Memo", che verrà presentato mercoledì 26 ottobre: si tratta di una videoproiezione animata di alcune fotografie storiche che farà rivivere al pubblico l'aspetto originale delle sale distrutte dai bombardamenti del 1943, grazie anche alle testimonianze raccolte dai ragazzi del gruppo Giovani del Poldi Pezzoli.
I due appuntamenti clou si terranno in autunno. Il primo sarà il convegno internazionale dell'11 ottobre, Gian Giacomo Poldi Pezzoli tra Milano e l'Europa. Interessi, modelli, relazioni e viaggi di un collezionista alla metà dell’Ottocento. Organizzato in collaborazione con l'Università Cattolica del Sacro Cuore e la Society for History ofCollecting di Londra, indagherà i rapporti tra il collezionismo europeo e il mercato d'arte antica nella Milano del 1800. Curato da Lavinia Galli e Alessandra Squizzato - che negli ultimi anni hanno condotto importanti ricerche sul suo archivio - l'appuntamento intende valorizzare la figura di Poldi Pezzoli come personaggio chiave nell'epoca, nonché come anticipatore in Italia di nuovi modelli museografici quali le case-museo. Il convegno, in inglese, verrà trasmesso sul canale Zoom della Cattolica e della Society for History londinese.
L'armeria - Ufficio stampa museo
Il 10 novembre aprirà invece la mostra Il senso del dono: collezionisti e recenti donazioni al museo Poldi Pezzoli a cura di Annalisa Zanni e Francesca Manoli, che presenterà una selezione di una trentina di opere donate di recente dal museo. Dal 2018, come racconta la direttrice, «abbiamo ricevuto sessanta opere tra cui orologi, tessuti, ventagli e dipinti. Il più prezioso? Un trittico trecentesco di Jacopo di Cione (fratello del più noto Andrea Orcagna, ndr.). Stiamo studiando la collocazione più adeguata».
E ancora, nel programma ci sono vari appuntamenti che coinvolgeranno una serie di istituzioni cittadine che ebbero legami con
Poldi Pezzoli come l'Accademia di Brera, il teatro e il museo teatrale della Scala, la Siam (Società incoraggiamento Arti e mestieri),
la Società Storica lombarda e le fondazioni Trivulzio e Brivio Sforza. Info e prenotazioni su http://www.museopoldipezzoli.it.
Lo scalone d'ingresso - Ufficio stampa museo