mercoledì 12 febbraio 2020
La commedia, scritta e diretta da Gianfranco Gallo, attraverso la comicità a tratti surreale porta a riflettere su una società concentrata solo su se stessa.
Il cast in costume

Il cast in costume - Ufficio stampa produzione Città Mediterranee

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Dopo “Comicissimi fratelli“, Gianfranco Gallo torna a calcare le scene teatrali con “Lo zio del medico dei pazzi“, al teatro Augusteo di Napoli da stasera fino a domenica 16 febbraio. Questa è una commedia che Gallo riscrive riallacciandosi non a "O miedeco d’e pazze" di Eduardo Scarpetta, ma all’opera originale “Pensione Scholler“ degli autori tedeschi Laufs e Jacoby.

In questo modo Gallo, che dello spettacolo ne firma anche la regia, ha lasciato più spazio alla follia e meno alle regole con le quali erano riadattate i testi. «D'altra parte - dice Gallo - noi autori teatrali siamo la naturale sovrapposizione di artisti passati: in me c'è Pulcinella, Viviani, Totò, i De Filippo, Troisi, ma anche Woody Allen, Mel Brooks, Peter Seller. Il mio modo di fare commedia è la
stratificazione di ciò che ho visto e mi ha interessato, senza alcun intento speculativo. Ispirandomi allo Scarpetta autore vivente, e non all’autore tramandato, ho cambiato le carte in tavola, ho riscritto, ho mutuato e non sono rimasto fedele alla sua opera se non nella sua proiezione moderna. L’ho trattato come se fossi stato suo contemporaneo e avessi lavorato alla sua bottega».

Una scena della commedia

Una scena della commedia - Ufficio stampa produzione Città Mediterranee

L’attualità grande del testo è nel fatto che tutti i protagonisti, spacciati per pazzi, vivono concentrati solo in se stessi, in un mondo immaginato e senza alcun contatto con quello esterno. «Tutto questo, il non ascolto, l’essere concentrati solo su stessi, è sintomatico della follia generale in cui viviamo», dice l’autore. Se c’è, comunque, la fedeltà a “O’ miedeco d’e pazze“, è nella capacità di far ridere e di tenere lo spettatore in allegria per tutta la durata della commedia, con una comicità surreale dai toni stranianti, antica eppure moderna. «Tutto esiste, tutto rinasce, tutto si rinnova», continua il regista.

Il lavoro di Gianfranco Gallo per “Lo Zio del medico dei pazzi“ si arricchisce con una compagnia di attori professionisti, tutti scelti con grande attenzione dal regista. Accanto a Gianfranco Gallo, sua figlia Bianca. Per la prima volta invece fa coppia con Gallo Antonella Stefanucci, da decenni eccellente realtà dello spettacolo napoletano. Sempre nel cast Antonella Prisco, beniamina di Un Posto al Sole; Mario Brancaccio, veterano della scena, elemento di spicco del Teatro di Roberto De Simone; ed altri sei bravissimi attori che completano una straordinaria compagnia di primo livello nell’ambito del Teatro, del Cinema e della TV.

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