Con Lewis Hamilton che domenica ha vinto la quinta gara della stagione sul circuito di casa, e Nico Rosberg ritiratosi per problemi al cambio, il mondiale (tra loro s’intende) è ancora tutto aperto, con appena 4 punti a dividere i due piloti della Mercedes. Sul podio ancora una Williams, quella di Bottas davanti a Ricciardo, ma lo spettacolo lo ha offerto la Ferrari. Nel male, con Raikkonen a muro poco dopo la partenza e con dolori alle gambe e ginocchia che gli faran saltare i test previsti in settimana, e nel bene con Alonso che per 11 giri si è tenuto dietro Vettel. Il duello fra i due ha acceso gli animi dei tifosi, ma è stato il primo vero momento spettacolare da anni a questa parte. Alla fine quinto e sesto posto per Vettel e Fernando, ma si è lottato davvero per lo sport! Questo, in sintesi, quanto accaduto a Silverstone e c’è da dire che poteva andare molto peggio. Infatti, subito dopo il via Raikkonen ha perso il controllo della sua Ferrari, uscendo di pista, nel rientrare la macchina è finita in testacoda e ha sbattuto contro il rail subendo una decelerazione laterale terribile. In ospedale non è emerso nulla di grave ma oggi la Ferrari ha preferito tenere a riposo il proprio pilota. Nel mucchio era finito anche Massa che ha centrato il rottame della Ferrari. Da questo punto di vista c’è da dire che le norme di sicurezza hanno funzionato bene per le auto, un po’ meno per la pista perché è stato un buco fra asfalto e via di fuga a far saltare la Ferrari. Chi ha fatto i controlli deve aver chiuso un paio d’occhi evidentemente… Dopo oltre un’ora si è ripartiti e solo dopo qualche giro i commissari si sono accorti che Alonso si era schierato male in griglia e decidevano per la penalizzazione. L’anno scorso a Spa, in Belgio, capitò a Massa ma nessuno disse nulla. Si vede che ci hanno ripensato nel frattempo, ma se si aggiunge che la vera griglia di partenza si è saputa solo domenica verso ora di pranzo, a causa di penalizzazioni (Chilton per il cambio sostituito) Gutierrez per la gara precedente, Maldonado perché rimasto senza benzina in pista e che i due della Catheram non avevano ottenuto nemmeno il tempo per qualificarsi, uno si chiede se sia necessario tutta questa complicazione. Intatti Alonso, 19 tempo, è partito 16. Raikkonen, 20, è scattato 18. Valli a capire… Infine, l’unico momento di sport vero, di sano agonismo, quando Vettel e Alonso hanno duellato a lungo. Sono andati oltre le righe, nel verso senso della parola: nella curva 8 e 9 era vietato (in prova hanno cancellato dei tempi) in gara a questi due è stato concesso tutto o quasi. Alonso è stato richiamato dai commissari, Vettel no. E qui è partita la litigata via radio a distanza fra i due, che si accusavano di tutto e di più manco fossero due intrappolati nel traffico cittadino. Dopo, però, con una manovra da infarto prima di Alonso (sorpasso curva esterna in settima marcia a 293 all’ora) e controreplica di Vettel (un chilometro e mezzo affiancato a 300 orari con la ruota anteriore sinistra che strisciava leggermente sulla fiancata della Ferrari) ha infilato la manovra vincente. Emozioni allo stato puro dove non contava la vittoria, ma solo lo spirito sportivo. Ed è stata l’unica cosa spettacolare di questa F.1 da molto tempo a questa parte!