Il Bologna perde in casa con i viola 0 a 3 e riaccende la lotta e le speranze in fondo alla classifica. A Milano invece Mazzarri fa pari con il suo passato. La sua Inter non sfrutta il fattore campo e con il Napoli finisce 0 a 0.
Per i viole più che un derby, una sgambata
primaverile al di là dell'Appennino. La Fiorentina sbanca
agevolmente il Dall'Ara e rifila tre gol al Bologna, dimostrando
di avere i titoli per giocarsi la Coppa Italia fra una
settimana, anche senza Rossi e Gomez. Purtroppo per i viola non
ci sarà, però, neppure l'incontenibile Cuadrado autore di una
doppietta: il colombiano, beccato da qualche isolato ululato
durante la partita, è uscito tra gli applausi di tutto lo
stadio. Per i rossoblù, terzultimi quando mancano tre giornate
alla fine (in attesa tra l'altro dei risultati di domani e
lunedì), i guai si fanno sempre più seri anche per una
disperante mancanza di soluzioni.
Il campo ci mette poco a smentire chi prevedeva una sfida tra
un Bologna concentrato sulla salvezza e una Fiorentina distratta
dalla finale di sabato prossimo. Le motivazioni che avrebbero
dovuto sorreggere la squadra di casa non sono mai riuscite a
cancellare 30 punti di differenza nè un divario tecnico
imbarazzante. Così al tridente 'alla spagnolà di Montella, con
Ilicic e Cuadrado-Joaquin a ballare sulle linee
laterali, basta una ventina di minuti per disorientare la difesa
avversaria. Dopo due parate pro-fotografi prima di Neto su
Krhin, poi di Curci su Borja Valero, il portiere rossoblù, alla
fine paradossalmente il migliore dei suoi, rimane nel giro di
poche azioni due volte immobile e impallinato.
Al 23' è Ilicic ad arretrare e sguinzagliare sulla destra
Joaquin, che a sua volta scaraventa in mezzo dove c'è Cuadrado
che, dopo aver aggirato tre difensori con una diagonale
offensiva, ha gioco facile a incrociare sul palo opposto. Al 35'
una finta di Borja Valero libera Ilicic fuori area e la schiena
di Pazienza impenna il sinistro dello sloveno, spedendolo
all'incrocio dei pali.
La reazione del Bologna resta un desiderio, quella della
curva Bulgarelli è la consueta e quasi rassegnata colonna sonora
di fischi, con il presidente Guaraldi che se ne va dalla tribuna
a inizio ripresa. Il copione è quasi forzato dai valori: i viola
palleggiano e danno l'idea di poter trovare il tris in ogni
momento e di non voler forzare, con Curci comunque obbligato a
tappare le falle, il Bologna non produce nulla più di flebili
ripartenze con segni di vitalità dal solo Lazaros. È ancora
Cuadrado allora, quando mancano 3', a dare l'ennesima prova di
potenza e classe accentrandosi e fulminando ancora Curci dai 20
metri, strappando gli applausi dei tifosi avversari e
convincendo l'arbitro Massa dell'inutilità di far giocare il
recupero.