Se è vero che dietro a un grande uomo c’è sempre una grande donna, dietro a Peppino Impastato c’era sicuramente sua madre. Per capirlo basta guardare, martedì 10 maggio su Rai 1 (in prima serata), Felicia Impastato, film che racconta i ventidue anni trascorsi fra l’assassinio del giovane giornalista di Cinisi, ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978, e la testimonianza in tribunale di sua madre, Felicia appunto, che poté finalmente puntare il dito sul mandante dell’omicidio del figlio, il boss Tano Badalamenti. Felicia Impastato (interpretata da Lunetta Savino) non si è arresa davanti ai depistaggi, agli insabbiamenti, alle minacce e nemmeno a chi le offriva la vendetta su un piatto d’argento: «Voleva solo giustizia», ricorda Franca Imbergamo, giovane magistrato che è riuscita a portare il delitto Impastato in tribunale, dopo averne ereditato carte e faldoni da Rocco Chinnici, ucciso dalla mafia con un’autobomba mentre indagava, tra l’altro, proprio sulla morte di Impastato. Per avere giustizia, Felicia ha ingraggiato un “corpo a corpo” con la mafia. Senza paura, come suo figlio quando dai microfoni di Radio Aut definiva «Mafiopoli» la sua Cinisi. Della storia di Peppino ne aveva parlato Marco Tullio Giordana nel film I cento passi. Felicia Impastato inizia là dove il film finiva. A presentarlo alla stampa, giovedì scorso, c’era anche Giovanni, fratello di Peppino e figlio di Felicia, per il quale «questo film offre un messaggio positivo ed educativo. Molti dicono che il nostro Paese non ha memoria e che, senza memoria, non c’è futuro. Felicia Impastatoè un omaggio alla memoria su cui costruire il futuro». Non era facile interpretare una donna come Felicia. Per farlo Lunetta Savino racconta di essersi preparata a lungo: «Ho guardato e riguardato le interviste che ha rilasciato e che si trovano su internet. Non per imitarla ma perché ci sono delle cose, dei movimenti, dei particolari che servivano per la donna che stavamo raccontando. Spero che Felicia sia un esempio per le donne di oggi e per i giovani». Felicia Impastatoè prodotto da 11 Marzo Film e Rai Fiction. Nel cast, diretto da Gianfranco Albano, ci sono, tra gli altri, Carmelo Galati, Barbara Tabita e Antonio Catania. Tiziana Lupi © RIPRODUZIONE RISERVATA Su Rai 1 il film sulla madre del giornalista ucciso dalla mafia nel 1978 Lunetta Savino è Felicia