Buone notizie nella lotta al micidiale virus Ebola. I risultati di un'analisi ad interim dei trial clinici di fase III sull'efficacia di un vaccino testato in Guinea confermano che il "Vsv-Ebov" (prodotto da Merck, Sharp & Dohme) è "altamente efficace" contro il virus. Questi dati preliminari sono stati pubblicati oggi sulla rivista scientifica "The Lancet".
Si tratta di "uno sviluppo estremamente promettente - ha detto
Margaret Chan, direttore generale dell'Organizzazione mondiale della
sanità - e il merito va al governo della Guinea, agli abitanti delle
comunità e ai nostri partner in questo progetto. Un vaccino efficace
sarà un altro strumento molto importante per combattere sia le
epidemie di Ebola attuali che quelle future".
Il vaccino - rende noto l'Oms - fino a ora mostra
il 100% di efficacia nei soggetti studiati, ma saranno necessarie
ulteriori prove conclusive sulla sua capacità di proteggere le
popolazioni attraverso quello che viene chiamato "immunità di gregge".
A tal fine, le autorità della Guinea hanno approvato la prosecuzione
dei test clinici.
Il trial in Guinea è stato avviato nelle comunità colpite il 23 marzo
2015 per valutare l'efficacia e la sicurezza di una singola dose del
vaccino Vsv-Ebov. A oggi, oltre 100 malati di Ebola e 4.000 persone
considerate fra i loro contatti stretti, compresi i familiari, vicini
e colleghi di lavoro, hanno volontariamente partecipato alla
sperimentazione. Lo studio randomizzato è stato interrotto il 26
luglio per consentire a tutte le persone a rischio di ricevere
immediatamente il vaccino, e per ridurre al minimo il tempo necessario
per raccogliere le prove conclusive necessarie ad autorizzare il
prodotto.
"Si tratta di un risultato notevole, che mostra la potenza di
partnership internazionali eque e flessibili", ha dichiarato Jeremy
Farrar, direttore del Wellcome Trust, uno dei finanziatori del
progetto. "Tutto ciò dimostra che un lavoro del genere è possibile
anche nel bel mezzo di una terribile epidemia. Si dovrebbe cambiare il
modo in cui il mondo risponde alle minacce di malattie infettive
emergenti".
"Questo lavoro da record segna una svolta nella storia
della ricerca e sviluppo - dice il vicedirettore generale Oms
Marie-Paule Kieny - ora sappiamo che l'urgenza di salvare vite umane
può accelerare il lavoro. Sfrutteremo questa esperienza positiva per
sviluppare un quadro di preparazione globale di ricerca e sviluppo in
modo che se si verificherà un altro importante focolaio di qualsiasi
malattia, il mondo potrà agire in modo rapido ed efficace".