lunedì 7 aprile 2014
​Nel Gran Premio del Bahrein sul podio i due piloti della casa tedesca, Hamilton (nella foto) e Resberg. Montezemolo: per la Ferrari serve un motore più potente.
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Dopo averli visti lottare ruota contro ruota e darsele di santa ragione nel Gran Premio di domenica del Bahrain, la prima sensazione era che dopo l’arrivo Hamilton e Rosberg si prendessero a schiaffi per vendicarsi. Invece no, dopo aver duellato davvero, senza limiti e in maniera sportiva, i due piloti della Mercedes, alla seconda doppietta consecutiva dopo la Malesia, si sono abbracciati come fratelli che avevano fatto una marachella. Bellissimo esempio di cosa sia la sportività e almeno fin che dura, sarà da ammirare. Se il mondiale va avanti così se la giocheranno nelle ultime corse e tutta questa amicizia, cominciata da ragazzini quando entrambi correvano nella stessa squadra di kart e proseguita quando poi sono arrivati in F.3 prima di ritrovarsi in F.1, sarà davvero messa a dura prova. Con quello che si è visto in Bahrain, dove questa settimana ci sono le prove libere di due giorni per provare altri particolari, contro la Mercedes c’è poco da fare. L’analisi di Aldo Costa, progettista della monoposto ed ex Ferrari (fu cacciato due anni fa…) è lampante su cosa sia il punto forte delle monoposto 2014: “Il motore, è l’unico elemento che consente degli incrementi di prestazioni, quello che si guadagna col propulsore turbo e con i motori elettrici è decisamente superiore a quello che puoi guadagnare con l’aerodinamica. Noi abbiamo migliorato molto sotto l’aspetto consumo gomme, l’anno scorso le mangiavamo, quest’anno sono più dure e noi abbiamo una macchina con sospensioni diverse. Inoltre abbiamo una buona aerodinamica, lo dimostrano le velocità massime in rettilineo e quelle in curva. Mettete tutto insieme, con due piloti forti e credo non ci sia molto da stupirci. Sappiamo che i rivali risaliranno presto, temo la Red Bull perché con un motore fiacco rispetto al nostro è sempre lì a darci fastidio e sono loro i veri rivali, gli altri non li vedo in tempi brevi pronti a darci fastidio. Questo non vuol dire che non dobbiamo fare dei passi in avanti, ne abbiamo pronti e abbiamo già le idee chiare su cosa fare per il futuro”. Questa è una brutta notizia per la Ferrari, anche se Alonso, nono e Raikkonen, decimo, contano sui test di questa settimana: “Abbiamo un approccio aggressivo sappiamo cosa dobbiamo fare e dove mettere le mani –dice Alonso – su piste come Barcellona e Monaco ce la giochiamo, ma su piste veloci come questa no, dobbiamo impegnarci a fondo perché sappiamo che così le cose non vanno bene proprio per niente”. E lo ha detto anche Montezemolo, lasciando la pista con 15 giri di anticipo sulla fine. Più che pensare solo alla F.1 che non piace, anche se in Bahrain c’è stata battaglia, Montezemolo sa che a Maranello devono darsi da fare: “Serve un motore più potente e altro ancora” ha ribadito il numero 1 della Ferrari.
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