giovedì 6 febbraio 2014
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Si chiamano Luca, Giacomo, Andrea, Marina. Sono attori e vanno in tournée in tutto il mondo. Quasi sicuramente non vinceranno mai un Oscar. Ma un traguardo – più importante di qualsiasi premio, anche della Lupa Capitolina che la loro compagnia teatrale riceverà oggi in Campidoglio – l’hanno già ottenuto. Luca fino a qualche tempo fa aveva crisi così forti che sbatteva la testa contro il muro fino a sanguinare.Andrea non aveva mai detto una parola in vita sua e ha parlato per la prima volta sulle tavole di un palcoscenico. Marina era quasi incapace di muoversi da sola. Ma sulla scena ha salito ben tre gradini, cosa ritenuta impossibile dai medici che la curavano. E in quanto a Giacomo, beh, la sua storia è davvero speciale. E sicuramente è meglio che a raccontarla sia Dario D’Ambrosi, l’attore regista e autore che ha letteralmente inventato il Teatro Patologico e che da anni fa recitare Luca, Giacomo, Andrea, Marina e altri 40 ragazzi con diverse disabilità mentali. «Un giorno – ricorda D’Ambrosi – viene da me una giovane mamma. Era bella, ma aveva sul volto i segni di una sofferenza profonda. E mi chiede: "Chi è l’attrice più brava del mondo?". Io lì per lì sono rimasto interdetto. Sono domande da tre milioni di dollari. Ma lei ha continuato: "Sono io l’attrice più brava del mondo, perché ogni notte devo fingere di morire, altrimenti mio figlio mi riempie di calci e di pugni fino a quando non mi ammazzerà davvero"». Anche Giacomo ora frequenta la scuola "La magia del teatro", emanazione del Teatro Patologico di Roma (www.teatropatologico.it) e la sua mamma può finalmente dormire tranquilla.Possono sembrare storie miracolose. In realtà, spiega il promotore, «sono il frutto di trent’anni di lavoro, di passione, di sincerità, di amore. Perché anche i ragazzi con patologie più gravi, quando si sentono amati cambiano. Altro che piscofarmaci. Queste sono le vere medicine. E me lo dice la mia esperienza, che ho esposto in diversi congressi di psichiatria».Anche D’Ambrosi, infatti, ha alle spalle una storia che vale la pena di essere raccontata. Alla fine degli anni ’70, mentre la legge 180 chiude i manicomi, si fa rinchiudere volontariamente per tre mesi all’Istituto Psichiatrico "Paolo Pini" di Milano. Condivide in tutto l’esperienza dei ricoverati e alla fine decide di mettere in scena ciò che ha visto e vissuto. Nasce così il suo primo spettacolo, datato 1980 e intitolato "Tutti non ci sono e tutti non lo sono" (come è scritto all’ingresso del manicomio di Aversa) per raccontare gli effetti della 180. «E’ facile dire "chiudiamo i manicomi" – afferma – Ma pensate alle famiglie che da un momento all’altro si sono ritrovate a casa malati gravissimi. Forse sarebbe stato meglio ridare dignità agli istituti psichiatrici».Parallelamente porta avanti la sua attività di attore. Fisico imponente e faccia da duro, interpreta lo spietato flagellatore di Gesù ne La Passione di Mel Gibson e vari ruoli nelle fiction Romanzo Criminale, Padre Pio (con Michele Placido), Don Bosco e Don Milani. Ma è il teatro patologico la sua vera invenzione. A quel primo spettacolo ne seguono diversi altri, nasce il vero e proprio spazio teatrale sulla via Cassia, alla fine degli anni ’80 si apre anche la scuola per ragazzi con disabilità mentali e partono tournée in tutto il mondo: 27 spettacoli solo a New York, il 12 settembre scorso il prestigioso premio del Wilton’s Music Hall di Londra per una versione della Medea recitata in greco antico con la partecipazione di ragazzi disabili, e oggi, come già ricordato, la consegna della Lupa Capitolina. Il tutto senza contributi pubblici. Ma non è finita. D’Ambrosi è pieno di idee e di progetti. Domani La Trota, il suo nuovo spettacolo, inaugurerà il Festival del Teatro Patologico, che ogni anno mette in scena le storie di quelle che il Papa chiama "periferie esistenziali". E a ottobre una nuova tournée in Brasile, quindi a Los Angeles, Seul e Tokio. Ma il suo sogno è incontrare Francesco con i suoi ragazzi. «Sarebbe per noi il premio più bello».  Luca, Giacomo, Andrea, Marina e tutti gli altri confermano.
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