lunedì 18 luglio 2011
Eliminazione a sorpresa per le squadre favorite, fuori anche il Cile di Sanchez. Vanno avanti le cenerentole Paraguay, Perù, Venezuela e Uruguay: rispetto ai rivali hanno dimostrato meno classe ma più motivazioni.
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Le stelle si sono spente, se mai si erano accese. Brasile e Argentina sono fuori dalla Coppa America, eliminate da Uruguay e Paraguay. Un flop per due, arrivato in entrambi i casi dal dischetto: protagonisti il portiere della Lazio Muslera e il paraguayano Villar, che hanno ipnotizzato i supercampioni avversari. Non era mai capitato che Brasile e Argentina finissero fuori insieme ai quarti. Stavolta è successo, e deve far riflettere. Sul banco degli imputati i fenomeni incompiuti, da Neymar a Messi: dovevano fare sfracelli e invece hanno deluso. Più della tecnica individuale ha contato l'organizzazione tattica e soprattutto le motivazioni, sempre più decisive nel calcio moderno. La supponenza non paga, l'umiltà sì. E viene anche da pensare che certi campioni siano sopravvalutati: dopo il doppio disastro le quotazioni di mercato si sgonfieranno inevitabilmente. E certe cifre astronomiche, che stridono con il momento di crisi mondiale, subiranno l'effetto saldo. Anche il Cile del rampante Sanchez, valutato almeno 40 milioni dall'Udinese e inseguito da mezza Europa, se ne torna mestamente a casa: in semifinale ci va il sorprendente Venezuela, che l'ha battuto 2-1, approdando per la prima volta in semifinale di Coppa America. "Non facciamo solo telenovele", ha dichiarato con entusiasmo il portiere venezuelano Renny Vega. Per Brasile e Argentina iniziano i giorni del mea culpa: per i verdoro in particolare si è trattato della peggior figura in vista dei Mondiali del 2014,che li vedranno padroni di casa. Dopo la delusione dell'anno scorso in Sudafrica, il Brasile ha incassato un altro schiaffone. Quanto all'Argentina, Messi ha confermato che in nazionale perde i superpoteri. Ora il gran favorito è l'Uruguay di Tabarez, che anni fa allenò in Italia, transitando anche dalla panchina del Milan: per arrivare in finale dovrà vedersela con il Perù, altra sorpresa. Un signore dai modi gentili, Tabarez, abituato a lavorare senza proclami. Un personaggio autentico e raro, in questo calcio di effetti speciali e troppo fumo negli occhi.
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