La Nazionale riparte da Antonio
Conte. Toccherà, infatti, all'ex tecnico della Juve far
dimenticare al più presto il ko mondiale che ha portato
all'addio di Cesare Prandelli e presentarsi al meglio
all'Europeo del 2016. Uno degli obiettivi messi nero su bianco
nel contratto che lega l'allenatore salentino all'Italia: la
qualificazione e l'eventuale finale al torneo continentale,
oltre al miglioramento di cinque posti della nazionale
(attualmente 14/a) nella classifica Fifa. Il neo presidente
della Figc, Carlo Tavecchio, non aveva mai nascosto che Conte
sarebbe stata la sua prima scelta e, dopo aver convinto
l'allenatore campione d'Italia, ha messo a segno il colpo. E
nonostante Conte si appresti a diventare uno dei Ct più pagati
della storia azzurra, la federazione farà uscire dalle casse una
cifra pari a quella dell'ingaggio del precedente allenatore
Cesare Prandelli.
Un milione e seicentomila euro, a cui vanno però aggiunti, a
parte i bonus per i premi a obiettivo, i soldi messi sul tavolo
dagli sponsor: determinante infatti per il via libera finale
l'intervento di un pool di aziende che faranno lievitare il
montepremi fino a circa 3.5 milioni l'anno. Conte, primo
commissario tecnico arrivato dal meridione, ha definito con
Tavecchio tutti i dettagli condividendo con il neo presidente
il progetto di rilancio della Nazionale, quello di formazione
dei nuovi calciatori azzurri attraverso i centri di formazione
federale, con un forte impegno del ct nell'ambito del settore
tecnico anche come coordinatore delle squadre giovanili".
Insomma avrà in mano tutta la filiera azzurra.
La fumata bianca alla trattativa con il decisivo intervento
degli sponsor ha dato luce a un accordo innovativo, che non ha
precedenti in Italia e che permette alla federazione di avere un
tecnico vincente (tre scudetti, due Supercoppe e una sfilza di
record con i bianconeri), che conosce benissimo il blocco
juventino della Nazionale. "Il costo di Conte va visto come
investimento - ha spiegato il presidente della Lega Serie B,
Andrea Abodi che nella nuova governance diventerà responsabile
di Federcalcio srl e si occuperà, tra le altre cose, proprio di
marketing e nuovi sviluppi commerciali - Se fa guadagnare alla
Figc più risorse è un fatto non marginale. Il concorso degli
sponsor succede già in altri paesi con successo".
Tra Tavecchio e Conte non è previsto nessun incontro a Roma:
il presidente è in montagna con la moglie, l'allenatore
rientrerà sabato dalla vacanza in barca in Croazia. Ma non è
necessario: dal punto di vista tecnico l'intesa era già stata
raggiunta: non sarà il classico ct ma il responsabile di tutta
la filiera azzurra (dall'under 15 in su), un allenatore
metodico, come si è distinto finora(sin da quando era
all'Arezzo, alla sua prima panchina, disponeva anche i vasi dei
fiori nel ritiro di Norcia per impedire l'accesso ai curiosi),
che lavorerà tutta la settimana sempre a contatto con giocatori,
tecnici e club e che svolgerà gli stage tanto richiesti da
Prandelli. Lo staff sarà quello che aveva alla Juve: Alessio,
Carrera e Bertelli dovrebbero seguirlo infatti in questa nuova
avventura.
Lunedì il primo consiglio federale dell'era Tavecchio
ratificherà la decisione, martedì la presentazione del nuovo ct
(impiegato anche come testimonial) a Roma, al Parco dei
Principi. Il tecnico si metterà subito al lavoro per un'Italia
vincente già il 4 settembre nell'amichevole con l'Olanda che si
disputerà a Bari, dove alla guida della squadra locale Conte nel
2009 vinse il campionato cadetto, suo primo successo da tecnico.
Poi una promozione in A con il Siena, qualche ombra nel
calcioscommesse (ha scontato una squalifica di 4 mesi) e i
trionfi in bianconero, conditi da un pizzico di antipatia con
cui si è inimicato mezza Italia. Ora, in azzurro, toccherà a lui
riconquistarla.