martedì 6 dicembre 2016
Venerdì 9 la rassegna dedicata alla martire siracusana che coinvolge scrittori e musicisti nel segno della solidarietà. Pietro Sarubbi darà voce a testi firmati tra gli altri da Ceronetti e Doninelli
L'attore Pietro Sarubbi

L'attore Pietro Sarubbi

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Qualcuno, come Antonio Scurati, la sua Lucia ce l’ha in casa: è la figlia, che con il padre condivide il colore chiarissimo degli occhi. In altri casi è la memoria ad avere la meglio, come nel racconto di Luca Doninelli, cresciuto tra un nonno bresciano, devotissimo alla martire siracusana, e un nonno fiorentino, ateo dichiarato e decisamente revisionista in materia di santità. E va sull’onda della memoria anche il piacentino Paolo Colagrande, che agli attuali Babbi Natali rampicanti preferisce la “roba buona” di una volta.

«In Italia la geografia della devozione a santa Lucia è molto frastagliata – spiega il musicista e poeta Alessandro Bottelli –, si concentra in Emilia e in alcune zone della Lombardia. Qui a Bergamo, in particolare, la tradizione del 13 dicembre è molto sentita. Nei giorni precedenti la ricorrenza, i bambini si mettono in fila per consegnare la loro “letterina” nella chiesetta dedicata alla santa. L’idea della nostra manifestazione è venuta da lì e dalla mostra dedicata al pittore seicentesco Carlo Cerasa, che a Lucia dedicò un bellissimo dipinto».

Era il 2012 e Bottelli, non contento di aver reso omaggio alla santa con una propria composizione («Quel brano era una “piccola devozione privata” – dice –, anche perché gli occhi, purtroppo, sono il mio punto debole»), ebbe l’intuizione di convocare scrittori e musicisti per una serata a tema. Titolo immediato, Cara Santa Lucia..., e adesione di nomi di tutto rispetto, da Ennio Morricone ad Andrea Camilleri passando per Dacia Maraini, Stefano Benni, Ferruccio Parazzoli e molti altri.

Giunto alla quinta edizione, l’evento (di cui Avvenire è media partner) è ormai conosciuto e apprezzato anche al di fuori del circuito orobico. Quest’anno l’appuntamento è per venerdì 9 dicembre alle 21 presso la chiesa di San Leonardo, in largo Rezzara, a Bergamo. A tenere le fila sarà l’attore Pietro Sarubbi, il Barabba della Passione di Cristo diretta da Mel Gibson. Sarà lui a dare voce ai testi appositamente composti da una dozzina di scrittori, tra i quali spicca il decano Guido Ceronetti, che per l’occasione è voluto tornare sulla strage consumatasi il 14 luglio scorso a Nizza. Oltre ai già ricordati Colagrande, Scurati e Doninelli, a rispondere all’invito di Bottelli (organizzatore della serata insieme con l’agenzia “Come un fior di loto” e l’associazone Cube) sono stati anche Michele Mari, il premio Strega Edoardo Albinati, la poetessa Elena Petrassi, Eraldo Affinati, Roberto Piumini e altri ancora.

Ma non meno importante del versante letterario è quello musicale, affidato quest’anno al coro Calycanthus diretto dal maestro Pietro Ferrario e alle “incursioni” del fisarmonicista Nadio Marenco. «Cara Santa Lucia... – precisa Bottelli – offre da sempre anche inediti musicali, come il brano di Teresa Procaccini che sarà eseguito in prima assoluta il 9 dicembre».

Com’è ormai consuetudine, i proventi della serata verranno devoluti a un’organizzazione che opera a favore dei minori in difficoltà: per il 2016 il beneficiario è l’associazione Famiglie per l’Accoglienza, attiva dal 1982 nell’ambito dell’affido.

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