Cambio al vertice a Tv2000 e Radio inBlu, l’emittente e la radio della Conferenza episcopale italiana. Il presidente della Società Rete Blu spa ha comunicato a Dino Boffo «l’avvenuta risoluzione del suo rapporto di lavoro in qualità di direttore di Rete di Tv2000 e Radio In Blu». La Società spiega che «l’avvicendamento di un Direttore è un fatto fisiologico all’interno di qualsiasi realtà oggi, tanto più in una fase di repentini cambiamenti nella società e nella stessa Chiesa. Al dottor Boffo va la gratitudine sincera per quanto fatto con professionalità e dedizione per lunghi anni, anche dopo la tormentata vicenda del 2009, con l’augurio di valorizzare al meglio quanto compiuto».
Boffo, dopo 15 anni alla direzione di Avvenire, si dimise nel 2009 per protesta contro la violenta e falsificante campagna di stampa scatenata contro di lui dal Giornale diretto da Vittorio Feltri (che venne sanzionato per questo dall’Ordine dei giornalisti). Nel 2010 era tornato alla guida di Radio inBlu e di Tv2000, rete di cui ha contribuito ad arricchire i palinsesti sia in qualità sia in ascolti. In certe fasce orarie Tv2000 è arrivata al settimo posto fra le tv generaliste (con punte sino all’8,44% con le dirette per papa Francesco ad Assisi e alla Gmg di Rio). Importanti anche i successi dell’informazione del Tg2000 diretto da Stefano De Martis che ormai supera stabilmente il 3% di share.
Il Cda di Rete Blu Spa precisa che all’obiettivo di procedere su questa strada «è finalizzata la nomina del nuovo direttore, dopo l’interim affidato a monsignor Francesco Ceriotti, storico direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Conferenza episcopale italiana ».
Un comunicato del Comitato di redazione sottolinea che «i giornalisti di Tv2000 e di Radio inBlu prendono atto con sorpresa della comunicazione. Nel ringraziare lo storico direttore uscente per l’impegno profuso in tutti questi anni e i risultati raggiunti», si dicono «certi che l’editore saprà individuare una soluzione idonea a tutelare l’intera realtà produttiva e lavorativa e a valorizzare la missione di un progetto editoriale unico nel panorama italiano».