Sorpresa: la musica classica, a lungo considerata di nicchia se non addirittura morente, sta avendo un vero e proprio boom di vendite. Il settore, nei primi nove mesi del 2013, è cresciuto del 53%, arrivando a pesare per il 12% del mercato discografico italiano.
Tanto per capirci: nel 2012 valeva il 7%, cinque punti in meno. E negli anni precedenti si è sempre assestato attorno al 5%.Una ripresa che può essere considerata ancora più eclatante,
anche solo considerando che il mercato italiano ha mostrato globalmente - nei primi nove mesi del 2013 - un calo complessivo del 2%.Il disco più venduto è risultato 'Viva Verdi. Ouvertures & preludi (Decca), diretto da Riccardo Chailly.
Il primo ad essere felice del risultato si è detto Enzo Mazza, presidente di Fimi. “Che la musica classica ottenga un performance di tale portata proprio nell'anno verdiano è di buon auspicio e ci auguriamo che questo trend continui con il forte apprezzamento del pubblico per l'offerta messa a disposizione dall'industria".Gli fa eco Mirko Gratton, direttore Divisione Classica & Jazz di Universal Music: “"Questa notizia rappresenta un bel segnale per l’Italia oltre che un'ulteriore conferma del fatto che esiste una domanda di qualità, nonostante la crisi graffiante e nonostante la cultura musicale non sia sempre adeguatamente sostenuta”.
A rendere tutti euforici contribuisce il fatto che devono ancora essere rilevate le vendite natalizie, capaci ogni anno di rappresentare quasi il 25% del fatturato annuale.