mercoledì 30 luglio 2014
​Clamorosa offerta dei prossimi motoristi della McLaren per il pilota spagnolo: se accettasse di andarsene a fine stagione, la Ferrari perderebbe anche i milioni dello sponsor Santander.
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Estate, tempo di vacanze. Ma se qualcuno crede che lontano dai circuiti tutto taccia, si sbaglia di grosso. Questo è il momento delle decisioni, e delle ipoteche sul futuro. Una di queste riguarda Fernando Alonso, l’eroe dell’ultimo GP a Budapest. Secondo fonti giapponesi (durante un test della Superformula, per essere precisi) la Honda avrebbe chiesto una risposta al pilota della Ferrari entro il 15 di agosto. Alonso deve decidere se accettare l’offerta e affrontare una nuova sfida o rispettare il contratto che lo lega alla Ferrari fino al 2016. Non è stato il pilota a cercare i giapponesi, sono stati i prossimi motoristi della McLaren a farlo. Sul piatto a Ron Dennis, responsabile della squadra inglese, hanno messo quattro nomi: Alonso, Hamilton, Vettel e Raikkonen. I nipponici vogliono un campione del mondo, ma soprattutto un pilota veloce, capace di analisi e visione tecnica. E viste le deludenti corse di Raikkonen, il cerchio si è ristretto a tre nomi. Qualora accettasse, a seguire Alonso alla McLaren però sarebbe anche lo sponsor Banco Santander, che a Maranello versa ora circa 25 milioni di euro a supporto della scuderia e che in precedenza era sponsor anche di McLaren. La sfida è interessante, ma i dubbi tecnici sono enormi. La Honda infatti sarebbe in ritardo col motore nuovo e la proposta di Dennis di costruire una macchina intermedia, ovvero una usata quest’anno e senza motore Mercedes, non sarebbe piaciuta ai giapponesi. Che avrebbero dovuto pagare tutto loro lo sviluppo. I responsabili della Casa nipponica hanno detto no grazie, meglio partire da zero con auto interamente Honda.  Alla Ferrari, contratti a parte (che sono fatti per essere sciolti, quando serve, grazie a clausole previste da tempo) Alonso sa di essere il pezzo pregiato, conosce l’ambiente e Mattiacci, nuovo responsabile della GES, gli ha mostrato i progetti del prossimo anno. E gli attestati di stima di domenica scorsa («Alonso è il miglior pilota del mondo») servono a mandare messaggi in codice. Conoscendo lo spagnolo, è difficile che se ne vada senza aver vinto il mondiale in rosso: era il suo obiettivo e lui odia perdere. Ma è probabile che stia valutando cosa fare e che risposta dare entro il 15 agosto, complice anche una clausola che gli permette di slegarsi dal contratto se non è nei primi tre della classifica del mondiale (e al momento ha davanti i due Mercedes e pure Ricciardo…). A Maranello intanto non dormono in piedi e stanno muovendo le loro pedine. Hamilton è scontento di come vanno le cose alla Mercedes, anche lui ha un contratto e l’offerta Honda gli era piaciuta, ma avrebbe dovuto tornare con Ron Dennis e i rapporti fra i due sono ancora da ricucire. Vettel, per contro, sta valutando per la prima volta nella vita di lasciare la Red Bull dopo quattro mondiali vinti e ora sta subendo la concorrenza di Ricciardo, due vittorie a zero durante la stagione. A seconda delle risposte che i piloti daranno, si potrebbe innescare un domino di arrivi e partenze. E la Ferrari, dovendo sostituire Fernando, avrebbe altri due campioni del mondo papabili, come Hamilton (che è già stato a Maranello, ufficialmente a comprarsi la nuova LaFerrari) e un Vettel che vorrebbe vincere con la rossa, dimostrando ad Alonso che lui può farlo anche dove Fernando non è riuscito.
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