Sempre insieme, di nuovo al cinema, con un film artigianale, fatto tra amici nel salotto di casa, come amano ripetere. Aldo, Giovanni e Giacomo saranno
Il ricco, il povero e il maggiordomo nel loro nuovo film che stanno girando in questi giorni a Milano e che arriverà nelle sale a Natale, diretto questa volta dal trio comico insieme a Morgan Bertaccia che da dodici anni lavora con loro e che ha preso il posto di Massimo Venier. Gli anni passano ma i tre ragazzacci che hanno dato vita a uno dei sodalizi artistici più noti e amati nel nostro paese non hanno perso la voglia di scherzare così che ogni incontro con loro si trasforma in un piccolo show improvvisato. Li abbiamo incontrati ieri alla Diamond Tower, dalle parti di Piazza della Repubblica, mentre si raccomandano di «non appoggiarsi ai vetri che casca giù tutto». Cosa racconterà il film prodotto ancora una volta da Paolo Guerra e che vede nel cast anche Francesca Neri, Giuliana Lojodice e Massimo Popolizio? La storia di una crisi, ovviamente. Crisi personale e crisi finanziaria, che si intrecciano sullo sfondo di una Milano che sta cambiando faccia. Giacomo è un ricco e spregiudicato broker appassionato di golf, Giovanni il suo fido maggiordomo, cultore di arti marziali e filosofia giapponese. Aldo invece è un venditore abusivo nel mercato di quartiere che vive con la burbera madre e allena una squadretta di calcio composta da bambini extracomunitari. Complice un piccolo incidente automobilistico e un grosso tracollo finanziario, i tre si ritroveranno a condividere lo stesso destino miserabile e incerto fra insopportabili disagi, tragicomiche avventure, maldestri appuntamenti al buio, matrimoni, funerali, musica mariachi e una nuova voglia di riscatto. Non serviva alcuna preparazione, ma ci tenevamo ad avere un cast di livello, anche se non siamo affatto sicuri che tutti abbiano firmato il contratto». Francesca Neri, oggi sul set, sarà il direttore della banca alla quale i tre disgraziati andranno a chiedere un fido utilizzando un 'fine' stratagemma: Aldo si spaccerà per un importante manager dell’Europa del-l’Est, ma le conseguenze di questa trovata i tre ce le lasciano solo immaginare ridacchiando. Ambientato tra la 'City' di Porta Nuova, una villa a Brembate e via Fratelli Bronzetti, il film ci mostrerà anche una Milano diversa, ancora poco vista al cinema.«Volevamo girare nella zona dell’Expo – aggiunge sarcasticamente Giacomo –, ma non l’abbiamo trovata. Ci sarebbe bastato anche un cavalcavia, ma niente da fare. E poi sarebbe stato troppo rischioso: metti che mentre giriamo ci vengano a chiedere di finire le scenografie dell’Expo! E come facciamo? Noi abbiamo un film da finire! ». La storia è nata più di un anno fa, nel cuore di una crisi che aveva pienamente investito anche l’Italia. «Si parlava molto di tutte le persone rimaste improvvisamente senza lavoro – commenta Giovanni –, tanto che pensavamo di chiamare il film
Il ricco, il povero e l’esodato. Ma nessuno ha passato i provini per l’esodato, io andavo bene solo per il maggiordomo e Aldo, con quella faccia che si ritrova, non poteva che essere il povero».