giovedì 20 giugno 2024
L'attore è scomparso a 88 anni. È stato sul grande schermo per sei decenni, con una carriera che va da "Quella sporca dozzina" e "M*A*S*H" fino a "Hunger Games"
Donald Sutherland

Donald Sutherland - Reuters

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Donald Sutherland, la cui carriera di attore si è estesa per sei decenni senza mai calare di successo, andando da film come M*A*S*H e Hunger Games, è morto ieri all’età di 88 anni a Miami dopo una lunga malattia. Apparso in più di 190 tra film e programmi televisivi, Sutherland non è stato nominato a un Oscar (ma ne ha vinto uno onorario nel 2017) eppure può essere certamente considerato uno dei volti più significativi del cinema dell’ultimo mezzo secolo.

Nato in Canada nel 1935, Sutherland ha studiato ingegneria e recitazione all’Università di Toronto e ha deciso di trasferirsi a Londra nel 1957 per frequentare recitazione. Dopo una serie di piccoli ruoli in spettacoli TV britannici e film horror, Sutherland venne scelto per Quella sporca dozzina di Robert Aldrich. È il film che apre a Sutherland le porte del successo, che appare subito dopo in uno dei più paradossali film di guerra della storia come M*A*S*H di Robert Altman, in cui Sutherland interpretava il chirurgo ribelle Pierce. Nei primi anni ‘70 Sutherland tra l’altro si impegna contro la guerra in Vietnam, finendo nella “lista di controllo” della National Security Agency.

Sutherland ha poi intrapreso una vasta gamma di ruoli raggiungendo lo status di protagonista e approda anche nel cinema d’autore europeo. Nel 1973 è u assassino in Il giorno della locusta di Schlesigner. Nel 1976 è stato un malinconico Casanova per Federico Fellini, ha interpretato il fascista assassino Attila Melanchini in Novecento di Bernardo Bertolucci, e ha recitato accanto a Michael Caine come un uomo dell’IRA doppiogiochista nel thriller di guerra La notte dell’aquila di John Sturges. Ma è stato anche un professore che fuma marijuana in Animal House e un resistente nell’horror fantascientifico Terrore dallo spazio profondo, remake dell’Invasione degli ultracorpi. Nel 1980 è nel debutto alla regia di Robert Redford, Gente comune.

Negli anni ‘80 e ‘90 Sutherland è stato principalmente interpretato in ruoli di carattere, tra cui il signor “X” in JFK di Oliver Stone che suggerisce un colpo di stato ad alto livello all’interno del governo degli Stati Uniti, come anche Merrick Jamison-Smythe nel film Buffy l’ammazzavampiri con Kristy Swanson. Le generazioni più giovani imparano a conoscerlo nella saga di quattro film di Hunger Games, a partire dal 2012, dove interpreta il ruolo del cattivo Presidente Snow.

Nell’ultimo decennio Sutherland ha lavorato più volte con registi italiani: nel 2013 con Giuseppe Tornatore in La migliore offerta, nel 2017 Ella & John - The Leisure Seeker (The Leisure Seeker), primo film in lingua inglese di Paolo Virzì, e La tela dell’inganno (The Burnt Orange Heresy), un film del 2019 diretto da Giuseppe Capotondi. Nel 2003 era stato tra i protagonisti di Piazza delle Cinque Lune di Renzo Martinelli, sul caso Moro.

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