Comincia con un pareggio il campionato della Roma che al Bentegodi prova a vincere, ma concede troppo al Verona e fa i conti con una condizione fisica non ancora ottimale. Finisce 1-1 dopo il primo gol dell'anno di Jankovic e il pareggio di Florenzi (entrambi nel secondo tempo).
Garcia lascia Totti in panchina e propone il tridente con Salah e Gervinho (preferito a Iago Falque) a sostegno di Dzeko. Castan torna titolare in difesa dopo un anno e a destra c'è Florenzi. La partita resta equilibrata per tutti i primi 45 minuti ma le occasioni migliori sono del Verona. I nodi, però, vengono al pettine nel secondo tempo, al 61', quando gli uomini di Mandorlini spezzano l'equilibrio con Jankovic: cross del solito Hallfredsson, piatto destro da due passi del serbo ed è 1-0.
Garcia corre subito ai ripari con un doppio cambio: fuori De Rossi e Salah, dentro Keita e Falque. La gioia del Bentegodi dura solo cinque minuti, poi la Roma raddrizza almeno in parte le cose con la complicità di Rafael, che si fa sorprendere da un destro da fuori di Florenzi. Nel finale Mandorlini mette dentro anche Pazzini, di nuovo in coppia con Toni come ai tempi della Fiorentina, ma il protagonista assoluto è un Rafael che si riscatta alla grande dopo l'errore sul gol. Il portiere compie un mezzo miracolo all'89', deviando in corner con l'aiuto del palo il sinistro a botta sicura di Pjanic. Poi in pieno recupero si ripete sul colpo di testa ravvicinato di Nainggolan.
"Ci è mancato un palleggio più ritmato e un po' velocità e non abbiamo dato larghezza sufficiente al gioco - spiega Garcia davanti alle telecamere di Sky - Il verona è una squadra tosta in casa. Lo sarà per tutti".
"Con un pò più di cattiveria, con un pò di cinismo in più, potevamo portare la partita a casa. Ma abbiamo dato tutto - commenta Florenzi - Quando si suda la maglia, conta il risultato ma anche quello che hai dato. Continuando così, possiamo dire la nostra in campionato".