Fra le proteste in piazza di studenti e lavoratori e sotto una fitta coltre di neve, ieri pomeriggio, a Milano, è andata in scena la Prima della Scala. Un appuntamento, da tradizione, musicale e mondano, quest’anno un po’ più sottotono degli anni passati: smoking e abiti lunghi più sobri (pochi gli abiti sfarzosi, le pellicce e i gioielli) e all’insegna dell’eleganza e della moderazione.Grande assente, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, rimasto a Roma per la delicata situazione politica. È invece arrivato a Milano, accompagnato dalla moglie Elsa, il presidente del consiglio Mario Monti. Oltre al premier, presenti in sala anche cinque ministri: quello per lo sviluppo economico Corrado Passera, il ministro per i rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, quello dell’economia Vittorio Grilli, dei Beni culturali Lorenzo Ornaghi e degli Esteri, Giulio Terzi. Presenti anche le autorità cittadine, come il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà e l’assessore comunale alla cultura Stefano Boeri. Non è invece riuscito a raggiungere il capoluogo lombardo, atteso anche per un incontro politico con il premier Monti, il presidente della Commissione europea, Manuel Barroso, bloccato a Bruxelles dal maltempo. E per la neve e il gelo, anche le proteste sono state un po’ più sottotono e senza incidenti: solo poche decine di antagonisti (quest’anno attesi forse più degli altri anni per le recenti tensioni sociali) hanno messo in scena un presidio con tanto di cori e slogan contro l’austerity e le scelte del governo Monti. Alcuni hanno lanciato arance e petardi verso l’ingresso del teatro milanese. In piazza, tra i presenti, anche diversi lavoratori della Cub, quelli dell’ospedale San Raffele, della Pirelli di Bollate e di altre aziende in crisi. "Troppo vecchio per lavorare, troppo giovane per andare in pensione. Cosa devo fare: morire?", è uno dei cartelli che, insieme a numerosi striscioni, hanno colorato la piazza, dove era stato organizzato un imponente schieramento di forze dell’ordine e di transenne.Ma, oltre ai politici, alla Scala erano presenti anche diversi esponenti del mondo dell’ecomonia e della finanza, fra cui il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi e quello di Confcommercio Carlo Sangalli. La rappresentazione del
Lohengrin diretta da Daniel Baremboin è piaciuta molto ad Eva Wagner, pronipote del grande compositore tedesco, anche lei in sala, ieri al Piermarini.«Mi è piaciuta – ha detto – moltissimo», ricordando che non è la prima volta che la stagione scaligera si apre con un’opera wagneriana.