L'astensionismo alle elezioni va combattuto con maggiore attenzione da parte della politica verso i problemi reali dei cittadini. È questo il commento del cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, a proposito del voto alle recenti elezioni amministrative. "L'astensionismo - ha spiegato il cardinale intervenendo sul tema questa sera a Genova prima di un incontro pubblico- è semore un segno che dispiace, perchè può indicare un disinteresse verso la cosa pubblica oppure una reazione di sfiducia e di protesta. È sempre un segnale non positivo di per sè, bisogna saperlo interpretare soprattutto da parte di chi ha responsabilità". Secondo il presidente della Cei "l'astensionismo si supera con la testimonianza decisa, convinta da parte del mondo politico di una vera e reale attenzione verso i problemi reali della gente e non verso altri interessi particolari. La gente -ha aggiunto il cardinale- sta male, il lavoro manca".
Commentando, poi, il referendum di Bologna sui finanziamenti alle scuole non gestite dalla mano pubblica, ilcardinale ha detto: «Mi sembra che non sia stata espressa ufficialmente la convinzione, la consapevolezza che, come dice la legge del 2000, nel nostro sistema di istruzione pubblica, non ci sono solo le scuole dirette dallo Stato ma anche quelle dirette da altri soggetti che però sono riconosciuti parte integrante del sistema pubblico". "Si continua a parlare - ha aggiunto il cardinale - di scuola pubblica e privata ma la dizione è sbagliata, per poca conoscenza o per altre intenzioni".