Oltre 5mila migranti ospitati dal 31 maggio. In media 800 pasti al giorno, moltiplicati per due, pranzo e cena. Poi kit igienici, abbigliamento, lenzuola, e medicinali. Sono i numeri di Caritas Ventimiglia, impegnata giorno e notte ad affrontare l’emergenza migranti. Il piccolo centro pastorale si trova a gestire una grande emergenza. E con l’inizio della bella stagione e l’aumento degli sbarchi anche i numeri delle persone in transito nella piccola città ligure sul confine francese si sono impennati. Maurizio Marmo, responsabile Caritas, non nasconde la preoccupazione. Oltre mille migranti sono ospitati nella parrocchia Sant’Antonio al quartiere Gianchette, in attesa del centro di transito temporaneo, una sorta di campo profughi, che Comune e prefettura stanno allestendo al Parco ferroviario del fiume Roja. Intanto anche i cittadini del quartiere Gianchette, a ridosso della parrocchia, sono esasperati. “Siamo preoccupati, non vogliamo vivere in mezzo al degrado – protestano – e questo vale per noi ma anche per loro”. Il direttore della Caritas di Ventimiglia cerca di placare gli animi. “Si tratta di avere pazienza – suggerisce – speriamo che l’allestimento del nuovo campo sia rapido”.