Nell’ultima edizione del Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo presentato dalla Fondazione “Aiuto alla Chiesa che soffre” si nota che negli ultimi cinque anni la percentuale di cristiani tra i profughi che giungono sulle coste italiane è aumentata quasi del 30%.
Le persecuzioni a sfondo religioso, che nella maggior parte dei casi riguardano i cristiani, spingono sempre più persone nel mondo a emigrare cercando rifugio molti nel nostro Paese.
I dati sono stati confermati anche da don Mussie Zerai, sacerdote fuggito dall’Eritrea e fondatore dell’agenzia Habeshia, rete di volontari nata nel 2006 per dare sostegno ai migranti e ai richiedenti asilo.
I profughi giungono prevalentemente dalla Siria, dall’Iraq e dall’Eritrea. Ma, ricorda don Zerai, “molti dei nostri fratelli nella fede vengono anche dall’Africa. Tanti sono nigeriani in fuga da Boko Haram, e ora che diversi gruppi fondamentalisti iniziano ad agire in altre nazioni africane, vi è il rischio che sempre più cristiani siano costretti a emigrare”.