giovedì 5 settembre 2024
La sua storia personale la rende naturale il lavoro di squadra: chi è l'immunologa torinese che arriva alla guida di uno dei più attrezzati (e popolari) avamposti italiani della ricerca sul cancro
Anna Mondino

Anna Mondino

COMMENTA E CONDIVIDI

«Sono nata in una famiglia numerosa, per me il lavoro di squadra è naturale». Già dalle sue prime parole dopo la nomina alla direzione scientifica di Fondazione Airc per la Ricerca sul cancro, dove subentra a Federico Caligaris Cappio che lascia dopo nove anni, Anna Mondino annuncia di voler portare in una dei più attrezzati e lungimiranti avamposti dell’oncologia italiana un proprio personalissimo stile.

Torinese, classe 1965, Mondino è laureata in Scienze biologiche, dottorata in Oncologia molecolare a Torino e New York, specializza in Immunologia con un post-dottorato all’Università del Minnesota. Nel 1998 Airc le assegna un “new unit start up grant" che le permette di tornare in Italia e dare vita all’Unità di Attivazione Linfocitaria al San Raffaele a Milano per mettere a punto nuove strategie di utilizzo dei linfociti T come “farmaci viventi” contro i tumori. «I suoi studi – rende noto la Fondazione Airc – si focalizzano sui meccanismi molecolari alla base del comportamento dei tumori e delle cellule del sistema immunitario e successivamente su come disegnare nuovi approcci di immunoterapia». La neo-direttrice scientifica fa parte di varie società scientifiche (American Association of Immunology, Society for Immunotherapy of Cancer, Network italiano per la Bioterapia dei Tumori, Società italiana di Immunologia, Immunologia clinica e allergologia). «La ricerca, il chiedermi il perché delle cose, è nel mio dna – dice di sé –. Il laboratorio è stata la mia seconda famiglia dove il metodo scientifico e lo studio sono stati finalizzati alla conoscenza e alla cura. Mi è stata offerta una grande opportunità e, come raccomando sempre ai giovani, quando vi si presenta un’opportunità, se è qualcosa in cui credete, fate un passo avanti».

Inevitabile che le strade di Anna Mondino e di Fondazione Airc dovessero incrociarsi: «Airc mi ha accompagnata lungo tutta la mia carriera – spiega la neo-direttrice scientifica –: ha creduto in me da giovane laureata assegnandomi una borsa di studio, mi ha dato l’opportunità di aprire un nuovo laboratorio al rientro dagli Stati Uniti, ha supportato con diversi progetti di ricerca con numerosi “investigator grant” e mi ha dato l’opportunità di partecipare ad un ambizioso progetto Airc5x1000. Essere scelta per guidare la direzione scientifica è il coronamento ideale di un percorso professionale in crescita». Nel nuovo impegno Mondino intende mettere «lo spirito di restituire quanto ricevuto e di mettermi al servizio della comunità dei ricercatori italiani», con l’impegno «di finanziare i progetti più meritevoli, investendo su talenti capaci di trasformare idee in opportunità e promuovendo il dialogo con realtà imprenditoriali con le quali condividere l’impegno nella medicina traslazionale».

Il lavoro di ricerca si annuncia ancora molto impegnativo, proprio perché si stanno ottenendo successi insperati, nei quali è fondamentale il ruolo della ricerca e del suo sostengo attivo e popolare: «La comunità scientifica e le persone che affrontano una diagnosi – è la riflessione di Andrea Sironi, presidente di Fondazione Airc – ci ricordano costantemente che c’è ancora molto da fare per trovare le cure a tutti i tipi di cancro. Sono certo che le competenze e la visione di Anna Mondino insieme all’impegno di 6mila ricercatrici e ricercatori sostenuti da Fondazione Airc, ci consentiranno di cogliere e affrontare al meglio le nuove sfide».

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: