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I volontari che hanno portato il convoglio sino al campo profughi in Romania
Il «Cav d’emergenza» è arrivato a destinazione insieme al Tir carico di aiuti per le mamme ucraine profughe raccolti in Italia dal Movimento per la Vita. Nel primo mattino di giovedì 7 aprile lo speciale convoglio umanitario è approdato alla sua meta: Camp Christia a Voronet, in Romania, centro di prima accoglienza per profughi gestito dall’associazione Save a Life, organizzazione pro life affiliata a Hearthbeat International, il network americano di centri a sostegno della vita nascente al quale è legato anche il MpV italiano.
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Quattro volontari si sono messi alla guida di un camper – il «Cav d’emergenza», appunto: un vero Centro aiuto alla vita viaggiante – partito da Roma lunedì 4, dopo le tappe di Ruvo di Puglia, Potenza e Napoli, ma la raccolta del materiale ha occupato centinaia di persone tra Centri aiuto alla vita, sedi locali e case di accoglienza del Movimento per la Vita (MpV) nelle settimane precedenti. Il materiale è stato raccolto in un Tir che è stato scaricato nel grande campo nel quale sono accolti ogni giorno decine di profughi in fuga dall’Ucraina, che dista solo pochi chilometri.
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Tanta la generosità in tutta Italia: oltre a volontari e simpatizzanti, la raccolta ha visto la partecipazione di alcune importanti aziende italiane di abbigliamento e il trasporto gratuito (offerto da società private) di 33 bancali, per 7.500 kg e un valore stimato di oltre 80.000 euro. Ora tutto questo materiale è arrivato a destinazione, pronto a essere d’aiuto alle mamme con i loro bambini (ma non solo), per far sentire alla popolazione ucraina che anche il «popolo della vita» italiano le è vicino.