Un giovano Carlo Casini con papa Giovanni Paolo II - Archivio Avvenire
Il mondo dell’associazionismo e del volontariato, insieme al cordoglio per la morte, avvenuta lunedì 23 marzo a Roma, ha espresso la propria ammirazione per l'opera di Carlo Casini, fondatore di quel Movimento per la vita italiano che ha rappresentato uno dei primi grandi esempi di sussidiarietà nel nostro Paese, e si è dimostrato (ed è tuttora) capace di mobilitare la società civile in modo pacifico ed efficace al tempo stesso per una battaglia di civiltà. Ecco quindi le voci che si sono alzate a rendere omaggio alla sua testimonianza in favore di ogni vita umana, specialmente di quelle più deboli e indifese.
Scienza & Vita
Il Presidente, il Consiglio Esecutivo e l’Associazione Scienza&Vita tutta, riconoscenti, esprimono il proprio cordoglio per la scomparsa dell’amico Carlo Casini, socio fondatore della Associazione stessa, già Presidente del Movimento per la Vita Italiano.
Nel ricordare l’impegno profondo di Carlo a favore e in difesa della vita umana fin dal concepimento, l’Associazione si stringe attorno ai suoi familiari, alla moglie ed ai figli, che hanno accompagnato con amore e dedizione l’ultimo tratto della sua vita, segnata dalla sofferenza e dalla malattia.
Le radici dell’impegno di molti di noi attingono anche alla testimonianza di Carlo e al suo qualificato impegno di volontariato per la vita. Con gratitudine, riconosciamo il privilegio di averlo avuto come amico, maestro, guida, fin dalla costituzione del Comitato Scienza&Vita per la legge 40, nel 2005, Comitato dal quale ha preso le mosse la nostra Associazione.
Insieme ad altri testimoni significativi degli ultimi 40 anni, quali – solo per citarne alcuni – il Santo papa Giovanni Paolo II, la Santa Madre Teresa di Calcutta, il compianto card. Elio Sgreccia, Carlo Casini ha scelto di impegnare tutta la sua vita – personale, professionale e politica – per la causa della difesa della vita umana in tutte le sue fasi, dal concepimento alla morte naturale.
Ci piace ricordare in particolare come la sua limpida passione per la vita si sia esplicitata anche tra i banchi parlamentari, sia in Italia che al Parlamento Europeo, dove ha potuto portare una voce autorevole – anche se spesso solitaria – affinché il diritto e la legislazione assumessero il concepito come “metro” delle proprie scelte, posizione, questa, che non ha trovato applicazione concreta ma che resta segno indelebile del suo impegno e della sua testimonianza.
Lo spessore dell’eredità che ci lascia, più ancora del vuoto determinato dalla sua scomparsa, ci vincola in maniera decisa all’impegno futuro, senza compromessi e senza cedimenti, nella consapevolezza che un profeta della vita è entrato nella Vita piena.
Associazione medici cattolici italiani
L'Amci piange la scomparsa del prof. Carlo Casini, amico e grande protagonista di importanti battaglie comuni in difesa della vita e della dignità umana, instancabile e fedele testimone dei principi fondamentali che hanno da sempre ispirato l'Amci fin dalle sue origini.
Al termine di una lunga malattia, che l'aveva costretto all'immobilità e al silenzio esteriore, è morto a mezzogiorno nella sua casa romana. Carlo Casini, 85 anni, fondatore del Movimento per la Vita, fu uno dei più importanti protagonisti del cattolicesimo impegnato nella società, nella cultura e nella politica tra il XX e il XXI secolo.
Casini è stato magistrato, giurista, parlamentare, eurodeputato, promotore di iniziative pubbliche di straordinario rilievo ed efficacia, che hanno portato negli anni ad una immensa fioritura di bene. Al suo fianco, come sempre durante la malattia, instancabili, la moglie e figli, tra i quali anche Marina, bioeticista, che ne ha raccolto il testimone nell'impegno alla guida del Movimento, del quale è presidente nazionale.
Carlo ha dedicato tutta la sua vita in difesa della vita e della sua dignità. Lo ricorderemo sempre per le sue lotte contro l'aborto, per proteggere quell'essere indifeso che è il concepito. Conserveremo i suoi insegnamenti e proseguiremo la sua strada, come abbiamo sempre fatto, preservando quei valori quali: il riconoscimento della dignità della vita, il rispetto della vita, l'amore per la vita e per la persona.
Ed in questo momento di grande sconforto ci uniamo quindi al dolore ed alle preghiere della famiglia di Carlo Casini e di tutti quanti lo hanno conosciuto, stimato ed amato, ben consapevoli della grande perdita, che lascerà un vuoto difficilmente colmabile.
Filippo Maria Boscia
con l'assistente nazionale cardinale Edoardo Menichelli e tutto il consiglio di presidenza dell'Amci
Forum delle associazioni familiari
Il Forum delle associazioni familiari si stringe ai familiari e agli amici del Movimento per la Vita che oggi piangono la scomparsa del loro fondatore, Carlo Casini. Il suo impegno instancabile e il suo stile di vita e di azione in favore delle famiglie e della vita umana in tutte le sue molteplici forme e dimensioni continueranno a vivere e a ispirare l’opera di tanti politici, intellettuali, volontari e attori del mondo della Chiesa, della società e della cultura.
Centro studi Rosario Livatino
È impossibile ricordare in breve la vita, le opere e la testimonianza di Carlo Casini. Si può solo dire che è stato il primo e il più generoso: nel mettere in guardia, alla metà degli anni 1970, dalla deriva ideologica che avrebbe portato all’approvazione della legge sull’aborto, dopo la sentenza della Corte costituzionale n. 75/1975, entrambe oggetto di suoi studi critici puntuali e rigorosi; nel lanciare il Movimento per la Vita e, a fianco a esso, i Centri di aiuto alla Vita, grazie ai quali tante donne sono state accompagnate a diventare madri, tante persone sono venute al mondo, e si è dimostrato che le concrete alternative all’aborto esistono, se qualcuno le prospetta e le pone a disposizione delle gestanti in difficoltà; nel comprendere e stimolare la condivisione verso l’accoglienza della vita nascente a livello europeo e internazionale; nell’offrire sé stesso e le sue terribili, lunghe e intense sofferenze per la vita degli altri. La Santa Vergine lo ha chiamato a sé all’antivigilia della festa dell’Annunciazione, per volerlo a fianco nella data che più di altre ricorda la grandezza della vita nascente e per darci un intercessore in più, nel momento drammatico che sta vivendo il mondo intero. Tanti di noi lo hanno conosciuto e da lui hanno tratto insegnamenti e coraggio. In questo momento siamo particolarmente vicini a sua moglie e alla figlia Marina, che ne ha raccolto il testimone e gli è stata costantemente a fianco, nella gioia e nel dolore, uniti in quella preghiera che sostiene e colma i nostri vuoti.
Comitato Polis pro persona e Osservatorio "Vera Lex?"
Abbiamo avuto la grazia di conoscere un gigante della fede, che ha testimoniato come ogni istante di vita sia donato e segno di un Altro che ci fa esistere, amandoci. Lo ha testimoniato tanto in una esistenza intensissima di gesti, battaglie controcorrente e iniziative per i più piccoli e più deboli, quanto dal letto in cui era immobilizzato da tempo. E proprio nei suoi ultimi mesi di grande sofferenza. Carlo Casini e la sua famiglia, fra cui la moglie e la figlia Marina, a noi carissima, hanno commosso tanti di noi per uno spettacolo di intensità di esistenza, di amore e comunione che ha ribaltato con una speranza incarnata la triste mentalità dominante, che vorrebbe invece voltare lo sguardo di fronte al mistero del dolore.
E in questa sua situazione personale ha voluto dettare a Marina, con grandissima pazienza, la prefazione che ha accompagnato il libro derivato dall’incontro dell’11 luglio 2019 di oltre 40 Associazioni che si erano convocate per dire, di fronte alle attuali prospettive eutanasiche, che non ci sono “vite inutili”. E in quel saluto, da quelle condizioni, ci ricordava che proprio “nelle periferie più estreme dell’esistenza – la vita nascente, sofferente e morente – si gioca, oggi, il grande epocale confronto tra speranza e pessimismo, tra personalismo e materialismo, giustizia e ingiustizia”.
Con la vita e la morte di Carlo Casini, quel confronto ha un esempio, per tutti, dell’unica vittoria che conforta il cuore dell’uomo.
Domenico Menorello
FederVita Lombardia
Cari tutti,
vi scrivo per annunciarvi che il nostro Carlo Casini è tornato alla casa del Padre, questa mattina.
«Il babbo è prossimo a tuffarsi nell’abbraccio pieno d’Amore del Padre della Vita» mi scriveva Marina stamattina che insieme a sua madre e ai suoi familiari erano pronti anche se sofferenti.
Carlo è morto per la Sla che negli ultimi anni lo ha accompagnato portandolo verso la pienezza della sapienza. Questa è stata la sua ultima battaglia per la vita, vissuta nella sua carne e vissuta con piena fede sua e della sua famiglia.
Allora grazie a Carlo, grazie a Marina, grazie a Maria e grazie a tutta la famiglia per la luce che ci avete trasmesso.
Non è un caso questa ultima sofferenza di Carlo. Una chiamata per il presidente onorario del MpV, fondatore anche di Uno di noi, in cui di nuovo ha testimoniato la forza della cultura della vita, l’amore per la vita, sempre.
Non è un caso per noi, popolo della vita, ricevere questo “ultimo” messaggio, serio, profondo, profetico che è un’eredità che ci ricolma di ricchezza.
Possiamo fondare un “nuovo umanesimo”, come desiderava Carlo, come ha scritto varie volte, anche nei suoi ultimi scritti, sulla testimonianza che ha dato. Aperti alla vita, anche nella sofferenza, aperti alla speranza, come ci ha insegnato Carlo perché “di un Amore infinito possiamo fidarci”.
Per molti di noi è stato un “padre”, per tutti un maestro per la vita. Il MpV era Carlo! La storia della difesa della vita è strettamente legata a lui. Ma quanti siamo stati educati alla vita, grazie anche al suo impegno! Ne sentiremo la mancanza, ma nello stesso tempo abbiamo la certezza che è nella gioia eterna, nella pienezza della vita, che ha vinto la buona battaglia. Sappiamo anche che da lì dov’è continuerà ad essere per la vita e sarà ancora più forte.
Questo ci permette anche di superare la tristezza di non poter andare a visitare la salma, di non poter partecipare con il nostro corpo ad un funerale, di non poterlo accompagnare al cimitero e di ricordarci che esiste la “comunione dei santi”.
Scelgo questa frase, scritta da Carlo per la Pasqua dell’anno scorso, già gravemente malato, perché penso che sia la sua chiamata alla Pasqua e la sua esortazione di oggi per tutti noi:
“Gli eventi pasquali – morte e resurrezione di Gesù – mostrano la profondità della dignità umana. Perciò, ogni concepito deve essere riconosciuto un essere umano chiamato a costruire il mondo nuovo e a raggiungere - quasi deificato - il cuore di Dio. L’aborto è stato messo sulla croce insieme alle altre disumanità. È giunto il tempo di accogliere ogni concepito come parola di amore di Dio” (Carlo Casini, La dimensione contemplativa, p. 134).
Elisabetta Pittino
Comunità Papa Giovanni XXIII
Coraggioso, proficuo e determinato nel suo impegno per un pieno sì alla vita. Carlo Casini ha dato un contributo fondamentale alla difesa della dignità della vita, a partire dall'embrione. È stato testimone di valori e un punto di riferimento culturale, in Italia ed in Europa al Parlamento europeo. Intendo esprimere a nome di tutta la nostra Comunità la vicinanza e le condoglianze alla famiglia, al Movimento per la Vita e alla sua presidente, Marina Casini. Dobbiamo ringraziare il Signore per averci fatto incontrare Carlo Casini e aver arricchito il nostro paese con le sue battaglie e il suo esempio.
Giovanni Paolo Ramonda
Pro Vita e Famiglia
Per noi non è morto non solo il fondatore del Movimento per la Vita. Carlo era un amico, un fratello, un cristiano con la C maiuscola, un guerriero che combatteva per la Vita e lo ha fatto fino alla fine. Uno dei pochi leader di movimenti che si è impegnato ufficialmente e senza esitazione contro l’aborto nel momento in cui il mondo politico cattolico era diviso e pavido.
Ho avuto l’onore di conoscerlo solo a dicembre 2014 e da allora abbiamo fatto tante lotte insieme contro l’indottrinamento gender nelle scuole, per i nascituri e per la vita. Con la sua determinazione si è battuto per fermare la legge 194, ha fondato decine di Cav che hanno salvato bambini a migliaia, per non parlare del progetto Gemma.
In tali situazioni le parole possono sembrare superflue ma tutti noi siamo vicini con il nostro cuore e le nostre preghiere a Marina, a Maria e alla famiglia. Carlo era un vero vir bonus dicendi peritus sempre pronto ad aiutare e collaborare. Mai ci scorderemo di te Carlo, siamo certi che ci proteggerai e ci esorterai ancora a fare buona battaglia per i bambini nel grembo delle mamme.
Toni Brandi
Family Day
A nome di tutto il Family Day desidero esprimere la vicinanza alla famiglia di Carlo Casini, che è morto oggi dopo oltre 40 anni di impegno per la tutela della vita nascente e della maternità. Magistrato, politico e attivista cattolico, le battaglie di Carlo Casini hanno dato tantissimi frutti; dalla Fondazione del Movimento per la Vita italiano alla creazione della rete territoriale dei Centri di Aiuto alla Vita (Cav) che hanno consentito la nascita di oltre 200mila bambini.
Il suo concreto sostegno alle madri in difficoltà ha indicato una solida alternativa all’aborto, non meno importante il suo impegno nel campo culturale per contrastare quella che oggi viene definita la cultura dello scarto.
Carlo Casini è il precursore di tutti movimenti pro-family e pro life italiani, con il suo esempio ha tracciato la via del bene e dell’umano e rimarcato che la vita è il primo di tutti i diritti dal quale discendono tutti gli altri. Per questo gli saremo per sempre grati, nella certezza che oggi riceve la ricompensa più grande, venendo accolto dalle braccia del Padre.
Massimo Gandolfini
Amici di Lazzaro
Un amante della vita, difensore delle madri e dei loro figli.
Quante donne abbiamo inviato al Movimento per la Vita perché tramite i Cav trovassero sostegno.
Quante famiglie hanno trovato la forza per nascere dopo una graidanza inattesa e quante donne hanno trovato incoraggiamento e sostegno per far nascere i loro figli.
Quanti padri e madri hanno ricevuto conforto e consiglio nell'andare controcorrente e rispettare la vita nonostante le pressioni del mondo a favore dell'aborto.
Il Signore certamente accoglierà Carlo Casini, che con le sue intuizioni hanno aiutato la vita nascente per tanti anni.
Ora dal cielo chiediamo che ci aiuti a costruire una cultura nuova in cui ogni vita sia considerata sacra e intangibile, da curare e accogliere.
Grazie Carlo!
Paolo Botti
Associazione Risveglio
Carlo Casini ha riempito “la vita” . Il suo messaggio, il suo esempio, la sua granitica coerenza, la sua ispirazione dall’Alto lo collocano tra i grandi uomini della fine novecento e inizio duemila e allo stesso tempo tra coloro che hanno offerto e continueranno ad offrire la immagine della “Santità”. Il grande suo bene per la famiglia è stato in parallelo con il suo grande bene per ogni vita della famiglia umana. La sua difesa dei più deboli dei deboli, le creature non ancora nate e i fratelli e le sorelle nelle estreme situazioni esistenziali, è una visione di vita e di fede i cui frutti si vedranno ogni giorno nel tempo e che conterranno la Sua immagine. Ci ha accompagnato e ci accompagnerà ogni giorno sui sentieri, che noi percorriamo, della estrema disabilità, da affrontare con le scarpe della fede.
Francesco Napolitano
Associazione difendere la vita con Maria
Si è spento Carlo ma non si è spenta la forza profetica della sua testimonianza. Ha difeso la vita con la ragione e il diritto che vengono dal cuore, con la luce del Vangelo della vita e alla scuola di san Giovanni Paolo II. L'Associazione difendere la vita con Maria grata prega.
Don Maurizio Gagliardini
Associazione Steadfast onlus
Caro Carlo hai fatto tanto in difesa della vita, hai donato tutta la tua esistenza nel servire il prossimo. Tutta Steadfast onlus si stringe attorno alla tua famiglia in questo momento difficile e ti ricordiamo in queste tue parole che rappresentano l’essenza del nostro operare.
“Fare di sé un bene sociale. Nella vita non siamo chiamati a fare ciò che vogliamo, ma abbiamo il dovere di costruirci più pienamente uomini per essere a servizio degli altri, cioè di valorizzare al massimo possibile le facoltà umane, quelle facoltà che ci rendono uomini: avere passione per la verità; conoscere per essere a servizio; essere competenti; avere capacità di lavorare, non solo per guadagnare perché il lavoro deve essere strumento di servizio per costruire un mondo migliore; crescere nella capacità di amare perché non si è uomini se non si è capaci di amare, siamo uomini proprio perché abbiamo la capacità di amare! La crescita in umanità sarà, allora, per noi una vera crescita. Allora ha senso spendere la vita per sé...” (Carlo Casini)
Emmanuele Di Leo
A Carlo Casini si addicono perfettamente le parole di san Paolo: ho combattuto una buona battaglia, sono giunto alla fine della corsa, ho conservato la fede. Nessuno come lui è degno di pronunciarle davanti al Signore e ci piace pensare che a prenderlo per accompagnarlo in Paradiso fino al Padre siano stati i suoi amici più cari: san Giovanni Paolo ll e santa Teresa di Calcutta. In definitiva i tre grandi artefici dell'Evangelium Vitae, il più grande inno alla vita che mai sia stato scritto. Carlo ci ha lasciato in tempo di Quaresima per ricordarci che siamo tutti in attesa della Resurrezione e in tempo di quarantena per ricordarci che la fatica di vivere ha spesso risvolti incredibili ma che la speranza è più forte e sconfigge il male. Per dirci che la morte non avrà l'ultima parola, come ci è stato promesso.
È stato un onore avere avuto la possibilità di essere al suo fianco in alcune battaglie che hanno segnato la sua straordinaria vita e insieme a lui avere dato vita e continuità a quella grande intuizione che è stato il Comitato Scienza e Vita in occasione del Referendum per la Legge 40 sulla procreazione artificiale. Anche in quella occasione, come sempre, Carlo aveva una particolare attenzione ed una particolare tenerezza per la donna che diventava madre, per la donna che era sola o abbandonata, per la donna che aveva bisogno di una voce amica. Ecco Carlo voleva essere con lei, sempre, con i suoi amici e collaboratori, voleva essere accanto a quella donna che accoglieva il miracolo della vita. Un uomo buono, mite, umile di cuore ma determinato a "non cedere" come ci disse Giovanni Palo ll. Ora Carlo ha ceduto il passo e si è fermato ma solo qui, sulla terra, e non per sempre. Noi non dimenticheremo il suo coraggio, il suo eroismo anche nella malattia, la sua profonda e inesauribile fede nel Signore della vita. Prega per noi Carlo mentre le lacrime si trasformano in un grazie riconoscente al Signore per avercelo donato.
Paola Binetti, Maria Luisa Di Pietro, Paola Ricci Sindoni, Luisa Santolini