venerdì 21 settembre 2007
Lupus con qualche passo indietro: "Mussi preoccupato dalle parole del Papa sul rapporto fede-scienza" ("Gazzetta del Mezzogiorno", 10/9, p. 2). Così, ma con premessa: «Volo Roma-Città del Capo». Da lassù il "ministro della ricerca" rimprovera il Papa: per colpa delle sue parole a Vienna «si sta perdendo quella distinzione tra fede e scienza che ha fatto avanzare la civiltà umana». In volo!!! Speriamo che sceso a terra abbia letto i testi ed ora sappia che il Papa ha detto che se la scienza si considera al di sopra di bene e male " cito l'insospettabile "Repubblica" (9/9, p. 1 e 13) " le sue «grandi conquiste possono diventare una terribile minaccia». «Possono»! Piedi in terra, caro Ministro, e si preoccupi per altro, non solo parole, tra Università e ricerca. Certo: può consolarsi dando colpa ai giornali. È infatti abitudine ormai trasformare le parole del Papa in un bersaglio facile per tutti, bipolare addirittura, come p. es. su "Libero"(9/9, p. 15): «Il Papa, la scienza senza Dio è un male»! Detta così è un falso. Ci si mette in grande anche "La Stampa". Sempre in Austria Benedetto XVI ha parlato della domenica, dicendo che non dovrebbe essere «solo divertimento», e loro (10/9, p. 10) titolano "La domenica non serve a divertirsi", dando a intendere che il Papa la vuole giorno di penitenza, ma chiamano persino il sociologo "cattolico" De Rita a polemizzare con lui " p. 11: «Ma il week end è per socializzare"Gesù diceva che la festa è fatta per l'uomo». Commento? Lo stesso giornale (p. 2) evoca "il partito del vaffa"". Forte, lo ammetto, la voglia di richiamarlo per certe pagine!
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