I martiri dei totalitarismi del XX secolo sono testimoni la cui voce ancora oggi ci mette in guardia dal pericolo delle ideologie, dal rischio che comporta cioè il trasformare un'idea in una legge universale. Tra questi vi è anche il beato Gregorio Lakota, vittima del regime comunista sovietico in un gulag siberiano. Nato il 31 gennaio1883 a Holodivka, un villaggio che si trova nella regione ucraina di Lemko, si formò a Lviv e venne consacrato sacerdote nel 1908 a Przemysl, città polacca. Tre anni dopo a Vienna conseguì il dottorato in teologia, per diventare più tardi prima insegnante e poi rettore del Seminario greco-cattolico di Przemysl. Il 16 maggio 1926 fu ordinato vescovo e divenne ausiliare di Przemysl degli Ucraini, comunità che accompagnò per 20 anni. Fu arrestato il 9 giugno 1946 e spedito in Siberia, dove morì martire nel 1950 nella città di Abez.Altri santi. San Donnino, martire (IV sec.); san Guido Maria Maria Conforti, vescovo (1865-1931).Letture. Rm 14,7-12; Sal 26; Lc 15,1-10.Ambrosiano. Ap 15,1-7; Sal 88; Gv 8,28-30.
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