Una fede operosa tra cultura e carità
sabato 30 maggio 2015
Una santità a 360 gradi, con uno sguardo d'amore particolare per gli ultimi, ma senza dimenticare le cruciali sfide culturali del suo tempo: questo in sintesi è il profilo del beato Carlo Liviero. Nato nel 1866 a Vicenza, prete nel 1888 e poi vescovo di Città di Castello nel 1910, la sua operosità è il segno di una fede fortemente incarnata nella storia: nel 1915 fondò un ospizio per ragazzi poveri e orfani; nel 1920 un pensionato per gli studenti; nel 1925 una colonia marina a Pesaro per gli orfani e per i bambini malati. Non mancarono opere educative e culturali come la Scuola elementare cattolica aperta nel 1910, la Tipografia cattolica nel 1912, la Libreria cattolica nel 1919, una sala di proiezione, poi cinema nel 1931. Fondò le Piccole Ancelle del Sacro Cuore, riconosciute nel 1916 e il settimanale diocesano "Voce di popolo". Morì nel 1932.Altri santi. Santa Giovanna d'Arco, vergine (1412-1431); san Giuseppe Marello, vescovo (1846-1895).Letture. Sir 51,17-27; Sal 18; Mc 11,27-33. Ambrosiano. Nm 28,1.26-31; Sal 92; 2 Cor 8,1-7; Lc 21,1-4 / Mc 16,9-16.
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