Il monaco e la città, la formazione romana e il ministero ambrosiano, l'intellettuale rigoroso e il pastore infaticabile, il maestro nella dottrina e il compagno caritatevole: è in questi poli apparentemente difficili da conciliare che si è espresso il servizio al Vangelo del beato Ildefonso Schuster. È proprio nella capacità di tenere insieme molteplici dimensioni che si può cogliere tutta la modernità di questo benedettino chiamato alla guida dell'arcidiocesi di Milano nel 1929. Era nato a Roma nel 1880 e aveva scelto la via di san Benedetto, divenendo monaco; ordinato sacerdote nel 1904, ebbe numerosi incarichi nella Congregazione cassinese; fu infine abate ordinario di San Paolo fuori le Mura. Dal 1929 al 1954, da cardinale, guidò la Chiesa ambrosiana seguendo le orme di san Carlo Borromeo. Morì a Venegono nel 1954.Altri santi. Santi Felice e Adautto, martiri (III-IV sec.); santa Margherita Ward, martire (1550-1588). Letture. Dt 4,1-2.6-8; Sal 14; Giac 1,17-18.21-22.27; Mc 7,1-8.14-15.21-23. Ambrosiano. Is 29,13-21; Sal 84; Eb 12,18-25; Gv 3,25-36.
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