Per fare un tavolo – e per fare tutto, in fin dei conti – ci vuole un fiore. Lo sanno anche i bambini, i bambini di tutte le età: lo hanno imparato da una famosissima canzone di Sergio Endrigo, scritta da Gianni Rodari giusto 40 anni fa. Quello che forse i bambini e gli adulti non riescono a immaginare, oggi, in un mondo in cui tutto sembra già essere stato scoperto, e dove poche cose riescono a destare sorpresa, è che vi sia ancora la possibilità di scoprire un fiore. Uno nuovo, che nessuno prima aveva mai identificato.È successo a un ricercatore pisano, Lorenzo Peruzzi, dopo anni di studio. Il fiore ha un colore tra il viola e il blu, cresce soprattutto nel Nord Italia, sulle prealpi Bresciane e in altre aree lombarde e trentine, ed è stato battezzato «Campanula martinii», in onore di Fabrizio Martini, studioso della flora delle Alpi.La ricerca che documenta il ritrovamento è stata pubblicata da poco sulla rivista internazionale «Phytotaxa», mentre lo studio è stato condotto da Peruzzi, ricercatore del dipartimento di Biologia dell'Università di Pisa, e da Nico Cellinese dell'Università della Florida, con i botanici del museo Regionale di Scienze Naturali di Torino e del museo civico di Scienze Naturali di Brescia. «Nonostante quello che si potrebbe pensare – ha detto Peruzzi – può capitare anche in Italia di scoprire nuove specie di piante». Lo sanno anche i bambini: le cose di ogni giorno raccontano segreti, a chi le sa guardare ed ascoltare.
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