Il dolore che il beato Jacob Kern portava nel proprio corpo è il simbolo delle ferite che ogni guerra lascia nel cuore dell'umanità e l'offerta di sé compiuta da questo giovane austriaco è l'immagine della speranza che il Vangelo dona al mondo. Era nato a Vienna nel 1897 ed era entrato nel Seminario diocesano seguendo la vocazione al sacerdozio cresciuta piano piano dentro di lui. Nel 1915, però, fu chiamato alle armi e si trovò in mezzo a un conflitto di cui non capiva le ragioni. L'11 settembre 1916 una pallottola italiana lo ferì gravemente; non venne mai curato bene e questo lo segnò fino alla fine. Rientrato in Seminario, decise di seguire la via della consacrazione religiosa entrando nel monastero di Geras nel 1920. Per la salute cagionevole ottenne di essere ordinato prete nel 1922. Il 20 ottobre 1924 emetteva la professione religiosa ma lo stesso giorno morì.Altri santi. San Cornelio, centurione (I sec.); santa Maria Bertilla Boscardin, vergine (1888-1922).Letture. Rm 5,12.15.17-19.20-21; Sal 39; Lc 12,35-38.Ambrosiano. Ap 1,10;2,1-7; Sal 7; Mc 3,13-19.
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