Teologia, spiritualità, devozione eucaristica e un apostolato a favore dei poveri
mercoledì 2 agosto 2023

È l’Eucaristia la radice dell’amore autentico, quell’infinito amore che dona senso all’esistenza e spinge ad alzare lo sguardo verso il più lontano degli orizzonti, la vita di Dio, piegandosi sull’umanità ferita ed emarginata. A ricordarci questa dimensione fondamentale della fede cristiana, oggi, è san Pietro Giuliano Eymard, autentico «apostolo dell’Eucaristia» vissuto nel XIX secolo. Era nato a La Mure d’Isère in diocesi di Grenoble nel 1811 e, dopo aver frequentato il seminario diocesano, era diventato prete nel 1834. Nel 1839 entrò a Lione nella nascente congregazione dei Padri Maristi, diventando stretto collaboratore del fondatore, padre Jean-Claude Colin. Nel santuario di Fourvière, poi, nel 1851 visse un’esperienza spirituale di devozione all’Eucaristia dalla quale nacque il progetto che lo portò a fondare la Congregazione del Santissimo Sacramento nel 1856. La congregazione ricevette prima l’approvazione del vescovo diocesano e poi quella di Pio IX. La teologia, la spiritualità e la devozione eucaristica furono i capisaldi del suo carisma, che si accompagnava a un apostolato attivo a favore dei poveri, partendo da quelli delle periferie di Parigi, e dei sacerdoti in difficoltà. Nel 1858 nacquero le Ancelle del Santissimo Sacramento. Il fondatore morì nel 1868 ed è santo dal 1962. Nel 1995 è entrato nel calendario liturgico romano come “apostolo dell’Eucaristia”.
Altri santi. Santo Stefano I, papa (III sec); sant’Eusebio di Vercelli, vescovo (IV sec.).
Letture. Romano. Es 24, 29-35; Sal 98; Mt 13,44-46.
Ambrosiano. 2Sam 11,2-17.26-27;12,13-14; Sal 50 (51); Lc 11,9-13.
Bizantino. At 6,8-7,5a.47-60; Mt 21,33-42.
t.me/santoavvenire

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