mercoledì 28 maggio 2008
Lucidi cervelli
scrivono ogni giorno che i cattolici sono minoranza, e che ormai la Chiesa in pratica non conta niente, ma poi le stesse pagine, per ogni stormir di Papa o di Cei, fanno un bailamme da non dire" Anche le più moderate. Il cardinale Bagnasco ha parlato di poveri ed immigrazione e ieri sul "Messaggero" (p. 2) era un diluvio. Per primo esultava Castagnetti: «È tornata la Chiesa del sociale»! Sì, ma è sicuro che fosse andata via? Quando e dove? Poi lui continuava: «Al Pd dico: tregua sui temi bioetici»! Ma il Pd è il suo partito, e allora chiedere tregua è dire no a battaglie pregiudiziali di parte. Semplice: su quei temi ciascuno " cittadino o parlamentare " potrà e dovrà ascoltare la sua coscienza, e, se credente e coerente, questa dovrà confrontarsi anche con la fede della Chiesa. Ma allora lo dica alla Pollastrini, sempre Ds, che lì accanto bellicosa denuncia «l'evidente funzione volutamente politica della Chiesa»: «Tregua»! E lì accanto c'è anche Carra, ancora Pd: le proposte di Bagnasco sono di «grande utilità» e «sono anche la migliore risposta alle ansie di chi teme che la Chiesa ceda alla tentazione demoniaca del potere», Ma no? Dicono che lui ce l'ha con Massimo D'Alema, ma a Malpelo non pare che lo abbia ben capito. Ne riparliamo. Chiude il cerchio l'Italia dei Valori con Donadi, che benevolo riconosce alla Chiesa «il diritto di intervenire sui temi eticamente sensibili» " grazie di cuore! " ma non sulla legge 40. E perché? Perché lì per lui «ci vuole il confronto». Dunque parlino tutti, meno Chiesa e cattolici! Bel confronto! Come davanti allo specchio...
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