sabato 10 luglio 2021
Cosa è la grazia? Tema centrale del cristianesimo, spesso sottovalutato. La si potrebbe tradurre con forza, benevolenza, accoglienza, e apporvi il genitivo «di Dio», ma mancherebbe quel tratto di leggerezza e soavità, di bellezza insomma, che rende la grazia di Dio un messaggio così rivoluzionario che potrebbe riempirci le giornate senza aver bisogno di niente. Cormac McCarthy, scrittore texano, nel suo Non è un paese per vecchi (Einaudi), ce ne offre una descrizione meravigliosa: «La gente si lamenta sempre delle cose brutte che gli capitano senza che se le sia meritate ma non parla mai delle cose belle. Di cosa ha fatto per meritarle. Io non ricordo di aver mai dato a nostro Signore motivi particolari per sorridermi. Però lui mi ha sorriso».
Dio che ci sorride, semplicemente. Gratuitamente. Senza che noi facciamo qualcosa per meritarci la sua accondiscendenza, meglio ancora, il suo sorriso, il gesto di positività più alto dell'umano: non il ridere, ma il sorridere, il benedirci anche fisicamente con il proprio essere.
«In questo sta l'amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio». San Giovanni scrive così. Proviamo a sostituire il termine amore/amare con sorriso. Forse ne trarremmo un sorprendente nuovo annuncio spirituale.
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