Alaska è stato il cane di Parker per otto mesi, poi la ragazzina tredicenne ha dovuto rinunciarvi perché uno dei suoi fratellini si è dimostrato allergico al pelo. La sofferenza per quella perdita, però, è stata grande e la ferita per il distacco mai rimarginata. Alaska intanto, un labrador dalle qualità speciali, è diventata il cane guida di sostegno all’epilessia di Sven: la compagna fedele che lo segue giorno e notte, capace di azionare un campanello e dare l’allarme ogni volta che si manifesta una crisi. È il quadro di inizio di Alaska ultimo lavoro dell’olandese Anna Woltz, tanto apprezzata per “Tess e la settimana più folle della mia vita”, il suo romanzo di esordio.
Anche questo romanzo è pubblicato dall’editore Beisler (15,50 euro) con la traduzione di Anna Patrucco Becchi. Parker e Sven, compagni di scuola, si detestano bellamente; quando non si bersagliano reciprocamente di battute acide e pungenti, cercano di ignorarsi. Lei piena di risentimento per aver dovuto rinunciare al cane che sente ancora come proprio e quasi decisa a rapirlo, lui arrabbiato con se stesso e la propria malattia che gli tormenta l’esistenza e lo espone pubblicamente a crisi continue e mortificanti. I due ragazzi riusciranno a parlarsi solo grazie all’oscurità e a un passamontagna che Parker indossa a notte fonda, quando riuscirà a introdursi nella camera di Sven solo per poter star vicino qualche ora ad Alaska. Al riparo dalle rispettive identità – anche se solo lui ignora chi ha di fronte davvero – i due riescono a raccontare le proprie inquietudini e i propri traumi, il dolore di sentirsi diversi, incompresi nel proprio malessere e destinati alla solitudine. Un sentire reso immediato e autentico dalla scelta della scrittrice di assegnare i capitoli ai due protagonisti, alternando la voce di Parker e quella di Sven. Due punti di vista diversi sulla quotidianità che troveranno un punto d’incontro dopo scontri e battibecchi sempre più aspri. Un racconto, quello di Anna Woltz che entra nelle difficoltà dell’adolescenza fatta di chiusure e sofferenze, ma che mostra anche la possibilità reale di fare pace con sé e il prossimo, di smussare la rigidità delle posizioni, accettarsi e accettare gli altri, abbassando le eccessive difese e riconoscendo che la fragilità è un aspetto di ogni età e non un difetto. Dai 13 anni
Non è ottimismo a buon mercato, una risposta ad hoc pronta per chi con la formula “e se…”evoca con insistenza oscuri scenari con una negatività che intrappola le energie. Al contrario. Qui sono in gioco quelle domande dei bambini che interrogano gli adulti sul terreno dell’imprevedibile, della richiesta di un punto fermo di fiducia là dove le fantasie conducono nei territori dell’ansia. E allora occorrono parole giuste, tranquille e persino poesia.
Che fare se… un giorno una tempesta sfascerà ogni cosa. Se quel giorno non ci sarà il sole, se sarà tutto grigio, se mi sentirò male, se capiterà di fare un viaggio pieno di rischi… Le parole di Cosetta Zanotti e le tavole di Ana Paula Santander in questo albo bellissimo E se… quel giorno (Fatatrac; 14,90 euro) segnano una strada illuminante per i più piccoli ma anche per gli adulti che accompagneranno i bambini con una lettura ad alta voce e un’attenta osservazione delle illustrazioni. Queste pagine aiutano ad allargare lo sguardo su ciò che accade o potrebbe accadere, a dare al futuro più di una possibilità e a liberare le energie capaci di affrontare ogni imprevisto. Non per un ingenuo e banale pensiero positivo. Piuttosto per la consapevolezza che qualsiasi cosa succeda ci sarà sempre la possibilità di una soluzione alternativa di scacco alla sfortuna. Di poter accendere una luce se un giorno dovesse scendere il buio. Dai 4 anni
Con due libriccini firmati da Oili Tanninen l’editore Lupoguido inaugura una collanina che accompagnerà per tutto l’anno i lettori bebè. Si tratta di racconti brevi e semplici, illustrati a tre o quattro colori, con figure in stile collage, essenziali nelle forme e povere di dettagli. Il formato è quadrato, la copertina rigida con una texture gradevole al tatto.
Si comincia con Hippu, storia di un topolino generoso che in pena per la solitudine di Heppu, cagnolino senza casa, lo invita a condividere in allegria la propria vita vivace fatta di tante piccole cose quotidiane. Il secondo volume, Heppu e la casa, racconta invece la storia del bassotto Heppu e del piccolo amico Briciola pronto a scambiare generosamente la propria cuccia, troppo grande per lui che è di taglia small con quella diventata troppo stretta del bassotto Heppu, decisamente più robusto. Pubblicati la prima volta nel 1976 da Oili Tanninen - una delle autrici per bambini più apprezzate della Finlandia, oggi quasi novantenne - questi libriccini sono ormai dei classici moderni. Belli e intelligenti (10 euro cadauno) Da un anno