Guidare un popolo e amministrare una nazione significa soprattutto dare radici solide condivise da cui trarre un progetto di futuro. È questa la lezione di santo Stefano, primo re di Ungheria. Nato tra il 969 e il 975, sposò Gisella, figlia del Duca di Baviera, e nel 997 prese il posto del padre sul trono d’Ungheria. L’incoronazione avvenne però solo nella notte di Natale dell’anno 1000, grazie all’appoggio di papa Silvestro II e dell’Imperatore Ottone III. Stefano si trovò a guidare una popolazione che doveva ancora conoscere a pieno il Vangelo e per questo si dedicò anche all’organizzazione della Chiesa locale, anche grazie all’aiuto dei monaci di Cluny. Favorì anche il sistema educativo scolastico. Morì nel 1038.
Altri santi. San Rocco, pellegrino (XVI sec.); beato Angelo Agostino Mazzinghi, religioso (1386-1438).
Letture. Gs 24,1-13; Sal 135; Mt 19,3-12.
Ambrosiano. 1Re 1,41b-53; Sal 131 (132); Lc 11,21-26.