Guarire è ciò che l'umanità desidera da sempre: nel cuore di ognuno alberga il desiderio di poter sanare le proprie ferite e vincere ogni forma di sofferenza. Il Vangelo è la risposta a questo anelito universale perché spinge il cuore verso l'infinito e trasforma la vita. Tutto ciò è testimoniato dai tanti santi “guaritori”, come san Quinto il Taumaturgo, al quale la tradizione attribuisce numerosi segni prodigiosi: un dono, il suo, che attirò l'attenzione dei potenti. Nato in Frigia, si dedicò sempre alla cura dei poveri e dei malati in Eolide dove si era trasferito. Ai tempi dell'imperatore Aureliano (270-275) fu arrestato per due volte, dopo che i suoi aguzzini erano stati guariti grazie alla sua preghiera. Quinto è ricordato come martire per le torture subite, anche se in realtà non morì a causa delle violenze ma più tardi, attorno al 285.
Altri santi. San Troade, martire (III sec.); sant'Angela de la Cruz, religiosa (1846-1932).
Letture. Sir 17,1-13; Sal 102; Mc 10,13-16.
Ambrosiano. Es 29,38-46; Sal 95; Rm 12,1-2; Gv 4, 23-26 / Lc 24,13b.36-48.
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