Siamo tutti alla ricerca di qualcosa che guarisca le nostre ferite, le nostre sofferenze e le nostre angosce. La risposta sta nel messaggio del Risorto, custodito e trasmesso al mondo nel Vangelo. San Quinto il Taumaturgo ci ricorda proprio il potere di guarire custodito nel patrimonio di fede. Vissuto nel III secolo, Quinto aveva ricevuto il dono di saper curare e guarire gli uomini, ma il suo carisma attirò l'attenzione – e il sospetto – dei potenti dell'epoca. Era nato in Frigia e, dopo essersi trasferito in Eolide (altra regione dell'Asia Minore), si dedicò all'assistenza ai poveri e ai malati. A Kyme, ai tempi dell'imperatore Aureliano (270-275), fu arrestato dal governatore Rufo, che però, dopo essere stato guarito dallo stesso Quinto, lo lasciò libero. Quaranta giorni più tardi il Taumaturgo fu fermato e torturato da un altro magistrato, ma anche questo guarì miracolosamente dalle ferite e per questo Quinto venne lasciato andare. Per le torture subìte Quinto è ricordato come martire, pur essendo morto più tardi, attorno al 285.
Altri santi. San Troade, martire (III sec.); sant'Angela de la Cruz, religiosa (1846-1932).
Letture. Romano. Mercoledì delle Ceneri. Gl 2,12-18; Sal 50; 2Cor 5,20-6,2; Mt 6,1-6.16-18.
Ambrosiano. Qo 8, 5b-14; Sal 89 (90); Mc 12, 38-44.
Bizantino. Gen 1,24-2,3; Pr 2,1-12.
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