Quei racconti popolari che parlano del Vangelo
sabato 19 dicembre 2015
Il variegato mondo della santità offre anche storie più "leggere", che hanno però sempre l'impegnativo compito di comunicare il messaggio del Vangelo, anche se con un linguaggio più semplice e "popolare". Capita ad esempio nei racconti prodigiosi (come quello della zampa della mula) legati alla figura del beato Guglielmo di Fenoglio, laico certosino vissuto tra l'XI e il XII secolo. Nato forse nel 1065, dopo un cammino di ricerca spirituale della perfezione, a 20 anni entrò come converso (fratello laico) nella certosa di Casotto, in diocesi di Mondovì. Gli venne affidato il compito della questua, che svolse con pazienza e costanza, affrontando i numerosi briganti dell'epoca e arrivando fino a Mondovì e Albenga. La tradizione gli attribuisce diversi prodigi, che lo resero subito caro alla gente e che sono entrati nella sua iconografia. Morì nel 1120.Altri santi. Anastasio I, papa dal 399 al 401; san Gregorio d'Auxerre, vescovo (VI sec.).Letture. Gdc 13,2-7.24-25; Sal 70; Lc 1,5-25. Ambrosiano. Rt 2,4-18; Sal 102; Est 5,1-8; Lc 1,39-46 / Gv 20,11-18.
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