Il variegato mondo della santità offre anche storie più "leggere", che hanno però sempre l'impegnativo compito di comunicare il messaggio del Vangelo, anche se con un linguaggio più semplice e "popolare". Capita ad esempio nei racconti prodigiosi (come quello della zampa della mula) legati alla figura del beato Guglielmo di Fenoglio, laico certosino vissuto tra l'XI e il XII secolo. Nato forse nel 1065, dopo un cammino di ricerca spirituale della perfezione, a 20 anni entrò come converso (fratello laico) nella certosa di Casotto, in diocesi di Mondovì. Gli venne affidato il compito della questua, che svolse con pazienza e costanza, affrontando i numerosi briganti dell'epoca e arrivando fino a Mondovì e Albenga. La tradizione gli attribuisce diversi prodigi, che lo resero subito caro alla gente e che sono entrati nella sua iconografia. Morì nel 1120.Altri santi. Anastasio I, papa dal 399 al 401; san Gregorio d'Auxerre, vescovo (VI sec.).Letture. Gdc 13,2-7.24-25; Sal 70; Lc 1,5-25. Ambrosiano. Rt 2,4-18; Sal 102; Est 5,1-8; Lc 1,39-46 / Gv 20,11-18.
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