Due schiavi che liberarono dalle catene del paganesimo i loro padroni: è questa in sintesi la storia dei due santi martiri Proto e Giacinto. Un messaggio universale che ci ricorda come la fede sia l'unica vera forza in grado di superare ogni barriera sociale e ogni costrizione legata alla condizione umana. L'esistenza storica di questi due martiri è accertata dai ritrovamenti archeologici a Roma, mentre la loro storia probabilmente è leggendaria e attribuisce ai due una parentela stretta, definendoli fratelli. In realtà però questo non toglie nulla alla portata della loro testimonianza, che attraversa i secoli grazie al solido fondamento teologico. La riflessione su ciò che rende l'uomo davvero schiavo, infatti, è patrimonio del Vangelo e ancora oggi è uno degli elementi che rende la fede cristiana veramente profetica.Altri santi. Sant'Elia Speleota, abate (863-960); san Giovanni Gabriele Perboyre, sacerdote vincenziano e martire (1802-1840). Letture. 1 Tm 1,1-2.12-14; Sal 15; Lc 6,39-42. Ambrosiano. 1 Gv 4,7-14; Sal 144; Lc 17,22-25.
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