E noi sappiamo riconoscere Dio quando si presenta davanti ai nostri occhi? Sappiamo cogliere la salvezza "preparata" dal Signore "davanti a tutti i popoli"? Oggi la liturgia ci mostra due figure, quelle di Simeone e Anna, che hanno saputo attendere, discernere e accogliere la luce vera. Attraverso di loro la ricorrenza odierna si lega, e completa, quella dell'Epifania: oggi si compie quella rivelazione del volto del Creatore che si fa uomo per l'intera umanità, riprendendo il cammino di Israele, il popolo che per primo ha stretto un'alleanza con Dio. Un gesto, la Presentazione di Gesù al tempio, che di fatto, non solo "onora" e compie l'antica legge, ma che getta un ponte tra le generazioni. Tra gli antichi padri, che hanno atteso il Messia, e quel bimbo, icona della speranza nel futuro e promessa di un mondo nuovo. Della ricorrenza liturgica odierna, che cade quaranta giorni dopo il Natale (tempo della presentazione al tempio secondo "legge" rispettata da Maria e Giuseppe), le prime tracce risalgono al IV secolo.
Altri santi. Santa Caterina de' Ricci Vergine (1523-1590); beato Andrea Carlo Ferrari, cardinale (1850-1921).
Letture. Romano. Ml 3,1-4; Sal 23; Eb 2,14-18; Lc 2,22-40.
Ambrosiano. Ml 3,1-4a; Sal 23 (24); Rm 15,8-12; Lc 2,22-40.
Bizantino. Eb 7,7-17; Lc 2,22-40.
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