La fratellanza ritrovata nel segno del martirio
sabato 13 agosto 2022
Se fossimo in grado di guardare al cuore delle persone, curando l'essenziale, cesserebbero le liti, cadrebbero i muri che dividono i fratelli, anche all'interno delle comunità cristiane. Oggi la liturgia ci offre un'icona di unità e fratellanza custodita nella vicenda dei santi Ponziano e Ippolito (Papa il primo, sacerdote scismatico il secondo). Vissuti nel III secolo e divisi da questioni tutte umane, si riunirono nella piena comunione davanti alla prova del martirio. L'episodio si colloca nel 235 in Sardegna, dove i due si trovarono a condividere la condanna ai lavori forzati inflitta dall'imperatore Massimino il Trace. Ponziano, romano, era stato eletto Papa il 21 luglio 230 e, dopo essere stato deportato a causa dell'inasprimento della persecuzione, abdicò perché la Chiesa di Roma non restasse senza un pastore. Lo scisma del sacerdote Ippolito era iniziato con l'elezione di papa Callisto (217-222), accusato ingiustamente dallo stesso Ponziano di essere eretico già quando era un semplice diacono al fianco di papa Zefirino. All'imperatore non importava che fosse scismatico e lo condannò per colpire l'intera comunità cristiana.
Altri santi. Santa Radegonda, regina (VI sec.); san Benildo Romançon, religioso (1805-1862).
Letture. Romano. Ez 18,1-10.13.30-32; Sal 50; Mt 19,13-15.
Ambrosiano. Nm 14,26-35; Sal 97 (98); Eb 3,12-19; Mt 13,54-58.
Bizantino. Rm 15,30-32; Mt 17,24-18,4.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI