Forse perché aveva sperimentato il buio dell'anima, san Gesù Mendez Montoya aveva il dono di fare della Confessione un autentico momento di grazia. Le sofferenze delle crisi di nervi, forse della depressione, avevano dato a questo sacerdote messicano la forza di sapere guardare alle difficoltà con gli occhi di Dio. Ecco perché la mattina del 5 febbraio 1928, quando venne fermato dai soldati federali, mano armata della violenta repressione anticristiana del governo messicano, affrontò la morte con una serenità cristallina. Era nato nel 1880 a Tarimbaro e divenne sacerdote nel 1906, passando attraverso due periodi bui subito dopo l'ordinazione e poi ancora nel 1913. Riuscì, però, sempre a superare i problemi psicologici e seppe essere un pastore vicino alla gente, spendendosi fino in fondo anche in mezzo alla persecuzione.Altri santi. Sant'Agata, vergine e martire (III sec.); beata Elisabetta Canori Mora, terziaria trinitaria (1774-1825).Letture. Eb 12,18-19.21-24; Sal 47; Mc 6,7-13.Ambrosiano. Sir 36,24-28; Sal 127; Mc 6,33-44.
© Riproduzione riservata
ARGOMENTI: